Volge al termine la prima edizione di ARTEANUM, il Festival culturale della città di Teano, patrocinato dal Comune, a cura delle associazioni Le mille e una nota – Teano -, Coro Polifonico “Mi Alma canta”, “Teano in movimento” e “GardArt”.
Tre giorni dal 10 al 12 agosto 2015, aventi come filo conduttore la musica, il teatro e l’attenzione che, il grande patrimonio culturale del nostro paese, merita di ricevere. La scenografia di ogni evento è stata proprio Teano; dalle visite guidate presso il Teatro Romano e il Museo Sidicino, accuratamente organizzate dall’associazione “Teano in movimento”, alle location scelte per gli spettacoli serali. Il Trio Archi Max Reger si è esibito presso la Sala conferenze “Loggione”. La suggestiva chiesa di S. Pietro in Acquariis ha fatto da sfondo al Concerto di Musica Classica tenuto dall’associazione “Le mille e una nota” sotto la guida del presidente, il maestro Ugo Raimondi; ancora ha seguito l’esibizione del Coro Polifonico “Mi alma Canta”, diretto dal maestro Gaetano Parente, in un repertorio di musiche classiche napoletane; per finire l’associazione “GardArt” ha chiuso il festival con un recital teatrale dal titolo “Il Cantico dei Cantici”, che ha visto protagonisti di un’appassionata recitazione, gli interpreti Gianluigi La Torre e Laura Gambarin.
L’imperativo che ha mosso quanti hanno permesso con il loro impegno, la realizzazione del Festival, è stato ovviamente promuovere l’arte in alcune sue espressioni, ma principalmente puntare i riflettori su ciò di cui si è in possesso; dalle anime artistiche nostrane, ai luoghi che testimoniano la ricchezza di Teano. Averne consapevolezza non sempre può bastare, occorre saper sfruttare con la giusta dose di coraggio e spirito di iniziativa, tutto ciò che il nostro paese ha da offrirci di proprio.
La grande ricompensa per tutte le associazioni che si sono unite in questo progetto comune è stato sicuramente, il successo riscosso per ogni iniziativa della Rassegna, in primis la presenza dei cittadini a tutti gli eventi proposti nel programma. Il Festival termina con la promessa di portare avanti il progetto, con la stessa determinazione che ne ha fatto da preludio e con la speranza, non sia stata solo una meteora estiva, bensì l’accordo iniziale di una duratura manifestazione di interesse e amore, verso la nostra terra, l’arte e la cultura che vi dimora.
Gianfranco Parisi