Abbiamo vissuto ed assistito ad una Campagna Elettorale per il rinnovo del Governo della Città, tutta protesa (almeno per la maggior parte dei Cittadini) a spazzare via un modo di Amministrare improntato da anni, ad interessi familistici, carrieristici, economici e professionali che, è innegabili, hanno reso Teano la cenerentola della Provincia di Caserta. Depauperata di ogni Servizio, è stata umiliata anche nella Dignità che spetta ad una Città tanto inimitabile per Storia, Cultura e Centro attrattivo per l’intero Alto Casertano. Ci hanno provato con ipotizzabili Liste Civiche a-partitiche; ci hanno provato con ipotetiche Liste Civiche Unitarie, ci hanno provato con Liste che hanno tentato con ipotetiche scremature di Candidati trasversali e non. Il risultato? “Non si è mai visto un Eschimese fare la siesta”. Ovvero, ben 5.000 Cittadini non si sono recati alle urne, circa 3.000 hanno votato la Lista che ha dovuto soccombere e circa 3.500 hanno eletto il nuovo Governo della Città. Un Governo che, a prima vista, ha riprodotto e riproduce pari pari quello improntato da anni. Un modello anacronistico, incrostato ed impastato di ragnatele familistiche e rimasto alle stesse secolari modalità dei Medici, dei Gonzaga, dei Montefeltro, dei Feudatari, dei Vassalli e Valvassori. Nemmeno l’era della Comunicazione, di Internet, dei Social è riuscita a scardinare un “modus vivendi et operandi” desueto, rancido, ammuffito ed invischiato nelle ragnatele di un becero provincialismo. Basti rileggere il ns. del 29.06.2022 per provare a confermare o smentire quanto andiamo ad affermare. E, ci siamo limitati, poiché dovremmo elencare ulteriormente i Consiglieri Comunali che rappresentano Ditte Familiari, Datori di Lavoro (che percepiscono fior fior di appannaggi per servizi resi al Comune di Teano….basti scorrere dall’Albo Pretorio l’elenco di fatture pagate a questi Datori di lavoro di Consiglieri Comunali…..). Senza contare l’annuncio dell’avvento di stratosferici Assessori, Tecnici Esterni (Tecnici) come quello laureato in Filosofia per la “nuova Pro Loco” denominata “Teano Centro e Borghi”. Non un Assessorato al “Turismo, Spettacoli e Cultura”, bensì una Pro Loco. Tecnici? Non un Laureato in Scienze della Comunicazione e Marketing o in Scienze Turistiche!!! Tecnici? Professionisti del Settore? E in tutto ciò qualcuno, ancora ha il coraggio di rivelarsi, di fare l’offeso, di ergersi a paladino della giusta causa. E noi, “calunniatori di professione”, sempre pronti a cercare “il pelo nell’uovo”. A tal proposito quel “Tecnico” della nuova Pro Loco cosa intende fare per l’ennesimo sfregio alla Città di Teano? Dicasi quello prodotto alla fontana adiacente alla Chiesa di San Michele? Chi dovrà risarcire il danno?
Ad ogni modo veniamo a quelli che sono definiti Traffici di Influenze relativi alla gestione della Cosa Pubblica (Pubblica….non di famiglia). Dalla letteratura troviamo che “Un gruppo di pressione (lobby) è un gruppo organizzato di persone o di aziende che cerca di influenzare con varie strategie dall’esterno le istituzioni per favorire particolari interessi, la cui influenza può far leva su elementi immateriali, come il prestigio di cui il gruppo gode, o su elementi materiali, come il denaro di cui dispone. Il termine inglese lobby significa propriamente «loggia» (nel senso di tribuna parlamentare riservata al pubblico). La modalità di azione con cui esso si inserisce, esercitando la propria pressione sul sistema politico, viene denominata lobbying. Il gruppo di interesse si attiva in modo da esercitare influenza sulle decisioni dei decisori pubblici, siano essi i rappresentanti del potere legislativo, dell’esecutivo, o della funzione di implementazione realizzata dalla pubblica amministrazione. Il termine lobby viene usato anche per indicare gruppi e organizzazioni legati tra loro dalla volontà di esercitare l’influenza a favore dell’interesse particolare per ottenere accoglimento dell’interesse rappresentato presso il decisore politico. Parte della dottrina ritiene che se l’attività di lobbying ha per oggetto una “mediazione illecita” verso un pubblico ufficiale essa costituisce gli estremi del reato di Traffico di Influenze”. Bene provato a spiegare sinteticamente un collaudato “modus vivendi et operandi” caratterizzato dalle indiscutibili capacità di operare con il Traffico di Influenze delle “famiglie” o dei “gruppi di potere”, tutto ciò che vantaggi porta ad una Città così governata? Ovvero, a chi e per chi i vantaggi? E per i Cittadini “collegati”? Un piatto di lenticchie? Un Certificato all’Anagrafe? Una pacca sulla spalla? Ovvero a chi “interessa” veramente il danno procurato alla fontana di San Michele? A chi “interessa” il decoro della Città? A chi “interessa” lo sviluppo, il rilancio turistico ed economico della Città? Ai “filosofi”? Con tutto il rispetto per una materia insostituibile ma certamente non utile alla bisogna di una Città a tanto vocata.
Pasquale Di Benedetto