Comitato “No imp” TEANO
Per la difesa del territorio e della legalità
Egregio Dottor Raffaele Cantone c/o Autorità Nazionale Anticorruzione
c/o Galleria Sciarra Via M. Minghetti, 10 – 00187 Roma
OGGETTO: Lettera aperta di presentazione, sul caso impianto trattamento rifiuti pericolosi a Teano.
«… e qui, se ci mettiamo a guardare tutte le leggi non costruiamo più impianti per il trattamento dei rifiuti». Eccola, dottor Cantone, la frase che ci ha fatto accapponare la pelle, la goccia che ha fatto traboccare il vaso – già colmo – della nostra indole pacifica e bonaria; indole popolare più protesa alla fiducia verso il prossimo che al sospetto.
Ma poi, eccole qui, le parole che ci hanno convinti a rivolgerci, come Comitato popolare per la difesa dell’ambiente e della legalità nel territorio di Teano (Ce), a una persona come Lei, rappresentante ed emblema di una terzietà di posizione che dalle nostre parti, in provincia di Caserta, appare sempre più merce rara.
Dove siamo, che accade? È presto detto. Siamo a Caserta, nel corso della conferenza di servizi (quella del 27, giorno lunedì, ultimo scorso e finita con un rinvio) chi parla facendo strame di rispetto della legalità è uno dei rappresentanti della ditta Gesia della quale troverà ogni dettaglio in allegato e in questa lettera aperta di accompagnamento; oltre che su Internet sotto forma di notizie di cronaca giudiziaria. Accade che la stessa Gesia, abbia formulato e ottenuto promessa di autorizzazione (e ora attende solo la ratifica in Conferenza di servizi) per la costruzione a Teano (città protetta per legge da simili dispositivi) di un mega impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi.
Sono talmente tali, tante e particolareggiate, le leggi che impediscono l’installazione sul territorio di Teano di un impianto per il trattamento di rifiuti speciali e pericolosi (e persino solo urbani), che la stessa Conferenza di servizi si è fermata, in attesa di ricevere un parare dall’Ufficio legislativo regionale su una di esse; l’ultima nata in ordine di tempo.
E tutte le altre leggi precedenti, diciamo noi – E LE STIAMO QUI A CHIEDERE – che fine hanno fatto, chi ha deciso di metterle da parte e chi si è arrogato il diritto di non tenerne conto adottando la stessa identica logica della Gesia «… e qui, se ci mettiamo a guardare tutte le leggi non costruiamo più impianti per il trattamento dei rifiuti»?
Qualche esempio: il Ptcp di Caserta che riale al 2014; il fatto che l’area interessata in località santa Croce non rientri nella zona Asi per mancato perfezionamento della riperimetrazione; le strategie territoriali previste dal PTR; l’articolo 12 della legge regionale numero 14; l’assenza di un interesse pubblico (negato, infatti, dal comune di Teano) per la costruzione dell’impianto a fronte di un sicuro interesse privato.
Dottor Cantone, noi non la pensiamo come il portatore d’interessi della ditta Gesia, a noi le leggi non danno fastidio. Anzi, al contrario, ci appelliamo a Lei proprio nel timore che possano essere state, messe da parte, calpestate, snobbate, umiliate, nell’interesse privato e a onta di quello pubblico, della giustizia e della volontà popolare.
In attesa di risconto si porgono
Distinti ossequi
I gruppi di minoranza nel Consiglio Comunale di Teano