È stato firmato ieri mattina dal Presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca, il decreto di indizione dei comizi elettorali che porteranno all’elezione dei nuovi consiglieri provinciali. Elezione cosiddette di “secondo livello” in quanto, ad eleggere la nuova assemblea provinciale non saranno i cittadini, bensì i sindaci ed i consigliere dei comuni della provincia che saranno anche gli unici che potranno essere eletti. Una riforma che ha svilito in parte , sia il ruolo delle provincie che la partecipazione attiva dell’elettorato. Questo non deve però indurre a pensare che avere un rappresentante del nostro comune nel prossimo Consiglio provinciale non serva a niente. Sarebbe importante esserci per tutta una serie di motivi. Il più importante è che probabilmente dopo l’approvazione dei bilanci “risanatori” di questi anni passati, nei prossimi anni la provincia abbia a disposizione maggiori risorse da investire. Sarebbe importante esserci anche perchè da anni si discute di ridare di nuovo centralità alle provincie. Una politica attenta , da mesi si sarebbe dovuta preparare ad un evento del genere, tessendo contatti, avviando relazioni e soprattutto sviluppando strategie. Ho il dubbio amaro che anche su questo versante poco si sia fatto. Provo a spiegare per chi legge senza avere dimestichezza con le regole di questa elezione. In realtà il primo passo sarebbe quello di inserire nelle varie liste che si presenteranno, un consigliere comunale o il sindaco della città di Teano. Questo primo passo comunque non basterebbe. Per assicurarsi l’elezione questo fantomatico rappresentante del comune di Teano dovrebbe riuscire a raccogliere consensi espressi anche da altri consiglieri comunali di altri comuni. Per essere eletti non vi è spazio per l’improvvisazione. Proprio la nostra città dovrebbe saperlo bene perché nelle precedenti elezioni non servì a nulla la canditura ottenuta dall’allora presidente del Consiglio Comunale Carlo Barra che i maligni dicono sia stato tradito proprio dai consiglieri comunali di Teano. Viene dunque da chiedersi se anche questa volta la politica locale riuscira a coalizzarsi per il semplice bene della città ( sarebbe meglio averlo il consigliere provinciale che non averlo) o assisteremo al solito teatrino delle divisioni e delle competizioni in una elezione dove solo il comune di Teano , anche se tutto unito, non conta proprio nulla. Saranno le segreterie dei partiti, i consiglieri regionali infatti a determinare ancora una volta, chi occuperà quelle poltrone . Sarebbe dunque giunto il momento di iniziare a chiedere un posto che ci spetterebbe di diritto. Anche perché in quel consiglio provinciale il nostro comune non siede da anni, proprio per l’incapacità politica delle classi dirigenti sidicine. Con il vecchio sistema elettorale i nostri politici volevano candidarsi tutti mentre i comuni di Vairano Caianello o Pietravairano ( allora con Teano collegio delle provinciali) candidavano solo una persona , solitamente il sindaco, a turno, strappando ai nostri danni l’elezione. E allora a corredo di questo articolo inserisco l’apertura di un giornale locale di allora, mai andato in pubblicazione, in cui si candidarono 6 aspiranti consiglieri di Teano contro il sindaco di Vairano di allora che vinse facile, sperando di strappare un sorriso per una triste realtà.
Massimiliano Stefàno