Domenica 28 febbraio, una settimana fa, all’Ospedale di Maddaloni, reparto Covid, muore, a seguito di questa terribile malattia, il Sig. Angelo De Pari, lasciando moglie e due figli.
Aveva contratto il virus in servizio (era Guardia Carceraria presso il Carcere di Carinola) dove dal primo febbraio si era manifestato un focolaio che aveva già coinvolto quattro suoi colleghi ed alcuni detenuti. Si pone subito in auto isolamento ed i primi giorni successivi trascorrono senza sintomi degni di rilevo; dopo una settimana le cose precipitano, fino al ricovero in Ospedale e poi in terapia intensiva fino al decesso. Fino a quest’ultimo tragico momento accanto alla famiglia si sono stretti i parenti, gli amici, i colleghi ed il suo medico Curante, il Dr. Pulcini, ai quali i familiari tutti, ed in particolare la moglie Paola, vogliono, attraverso noi, far giungere il loro proprio sentito ed accorato ringraziamento. E Paola lo fa con questo scritto:
“ La Famiglia De Pari – Grillo ringrazia tutti coloro che hanno voluto dimostrarle vicinanza in questo particolare momento. Ringrazia gli amici, i conoscenti, le Autorità dell’Organizzazione Penitenziaria Provinciale nella persona del Provveditore, il Direttore, il Comandante del carcere di Carinola, i colleghi e tutto il personale. Ringrazia altresì il Ministro di Grazia e Giustizia per aver voluto manifestare personalmente e direttamente il proprio cordoglio ed aver espresso l’auspicio di poter incontrare la famiglia presso il Ministero a Roma.
Dispiace solamente che in un contesto di immenso affetto e vicinanza si sia alzato forte il silenzio delle autorità locali”.
Non credo si debba aggiungere altro: di fronte alla scomparsa per cause di lavoro di un concittadino, militare e benvoluto da tutti, le autorità cittadine, quelle che per volere del suo Capo, hanno distribuito onori, meriti, targhe e cittadinanze a chi meno se lo aspettava, non sentono il dovere di rendere pubblico omaggio ad un concittadino “verace”, morto nel giro di un mese per malattia contratta sul lavoro? Dov’era il Sindaco, dov’erano gli Assessori, il Labaro del Comune, la rappresentanza del Vigili Urbani ? Forse tutti impegnati a formare ulteriori gruppi e sottogruppi consiliari?
Riportiamo quanto riferitoci, con dolore aggiunto a dolore, dai familiari di Angelo.
Una caduta di stile dei nostri Amministratori, non c’è dubbio; ma una ulteriore se ne aggiungerebbe se, come carpito da qualche voce, i nostri Amministratori ed il nostro Sindaco volessero, compresa la “gaffe”, produrne un’altra partecipando domenica 7 in versione ufficiale, con tanto di fascia tricolore, alla celebrazione del “settimo” dalla scomparsa.
Speriamo abbiano il buon senso di astenersene. Ma non ci giureremmo sopra!
Claudio Gliottone