Gentilissimo Direttore,
prima di ogni cosa, ritengo doveroso augurarLe un “in bocca al lupo” per questa nuova avventura. Sono sicuro che saprà portare il giusto equilibrio a quanti collaborano con Lei e con l’intera redazione. Complimenti anche all’Editore, che avrà avuto non pochi grattacapi, prima di fare la scelta giusta.
Come Lei sicuramente saprà, in passato sono stato un collaboratore del giornale. Poi e strade si sono divise. Avevo manifestato la mia intenzione di non scrivere più. Ci ho pensato molto e sono giunto alla conclusione che sia un errore “chiudersi nel proprio mondo”, e non favorire un confronto costruttivo.
Un ultima cosa: non se ne abbia a male. Firmerò tutti i mie scritti con: FeudoDiViaAnfiteatro, lì ….. ore xx.yy. Un mio vezzo, che avrà modo di capire col tempo.
Mi auguro che tutto ciò, possa essere di gradimento Suo dell’Editore. Qualora così non fosse, non esiti a dirmelo.
Le riporto, di seguito, un mio commento di oggi domenica 25 luglio, ad un post fb di un “amico social deluso”, riguardo l’attuale situazione politico-amministrativa della nostra città.
“Caro Massimo,
negli ultimi giorni “mi sono scollegato dal mondo” per festeggiare in tutta serenità delle importanti ricorrenze. Dunque, ignoro cosa sia successo e a cosa ti riferissi. Posso solo immaginare e, non fare altro che condividere il tuo pensiero. Vedi, essere leader, non è così facile. E mi spiego. Perdonami se sarò lungo, ma…..
Un leader è come la locomotiva di un treno: tira tutti i vagoni e frena quando necessario. Ma tutti i vagoni devono essere necessariamente sullo stesso binario…………
I treni dell’alta velocità, sono equipaggiati con “sistemi intelligenti”. Quando lungo il tragitto passano sulle “boe”, mediamente presenti ogni 6km, si scambiano in una serie di informazioni. E, in poco meno di un secondo se tali informazioni non sono in linea con il piano di viaggio, il sistema per sicurezza blocca il treno, facendolo fermare.
Lo sblocco, può avvenire solo dalla centrale operativa e, nella peggiore delle ipotesi, occorre agire direttamente intervenendo sul campo.
Un leader è il saggio che sa quando è il caso di fare un passo indietro, per il bene suo, dei suoi vagoni, dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio…..
Al pari, i vagoni, pur essendo “fisicamente legati alla motrice, vivono di luce propria”, ed hanno “l’intelligenza artificiale necessaria” per operare le proprie scelte in caso di emergenza/necessità. Ma anche in condizioni di normalità.
I passeggeri, anche loro, devono assumere un comportamento consono al “modulo che li traghetta”.
Se tutti fanno il proprio dovere, “il treno vola”, ed arriva a destinazione senza intoppi, rispettando l’orario.
Io per primo ho avuto la presunzione di credere in loro, forse più nel loro leader, del quale ho una stima incredibile dal punto di vista professionale. Ma occorre scindere le cose. Non avevo alcun dubbio nel credere che avesse tutte le carte in regola per essere un leader. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco.
Ho provato a “solleticare” qualche vagone, ma non ho sortito effetto alcuno. E’ evidente che sono io che non ho capito, e dunque preferisco ritirarmi nel mio “Feudo”.
Buona domenica.
Luciano Passariello
Feudo Di Via Anfiteatro