Ascolti quello che mille voci vogliono farti ascoltare, osservi i volti di quelli che hanno appena detto una cosa diversa da quella che ti avevano anticipato, osservi lo stupore della gente comune che sembra smarrita , rassegnata e disgustata e ti poni mille domande sul perché tutto questo deve accadere proprio a noi.
Fortunatamente ogni tanto una boccata di aria pulita ti arriva sotto forma di riflessione, così l’ha definita una giovane che in fatto di impegno civico non deve mostrare più niente. Sto parlando di Arianna De Pari che ha voluto ulteriormente impreziosire la serata di domenica scorsa, appena dopo la vittoria storica del Napoli contro la rivale di sempre Yuventus, inviandomi questo breve ma significativo messaggio:
Gent.le Direttore,
so che ieri durante una delle partite più seguite e più emozionanti del campionato di calcio lei ha ricevuto un messaggio che aveva il sapore della provocazione: “Dicono che se stasera il Napoli vince, si fa una lista di giovani”. E lo spiazzo è questo qua: il Napoli ha vinto, contro la vecchia Signora…contro la squadra simbolo di discussi arbitraggi e presunti favoritismi. E se questa vittoria fosse un presagio? Se fosse stato proprio questo Napoli a dare un segno a questi giovani? Pare che a completare questa inaspettata lista manchi solo la quota rosa…e allora come si dice prima di ogni importante partita? “Non succede e non succede, ma se succede…!!!”
Cara Arianna, mi dispiace, ma qui prima dell’importante partita c’è solo confusione, nessuno rispetta il proprio ruolo, la dirigenza sbanda e non ha un obiettivo definito, lo staff tecnico non si è mostrato all’altezza, il candimercato tra acquisti e cessioni non consente di schierare una squadra completa e compatta e soprattutto gli spalti sono semivuoti . Quando le risorse economiche non sono sufficienti per comprare i fuoriclasse, si dovrebbe puntare sul settore giovanile e qui ti volevo. Il settore giovanile è una struttura interna normalmente creata per selezionare e addestrare le nuove leve che poi dovrebbero essere inserite gradualmente nell’organico della prima squadra.
Ti risulta che tutto questo si sia realizzato in questi anni? Io penso di no e allora non si può pensare di mandare in campo una squadra composta di soli giovani, non sufficientemente addestrati e formati. Che ne pensi allora di inserirne ora un buon numero di giovani per fargli assimilare gli schemi e le regole del gioco, presupposti indispensabili per dare a questi giovani non solo un sogno ma anche la possibilità di realizzarlo
Come vedi per risponderti ho utilizzato il gioco del calcio ma, la tua riflessione non è un gioco anzi, una faccenda maledettamente seria e mi piacerebbe scoprire tra qualche anno che alcuni di voi, addestrati per tempo, ma in possesso di una buona dose di determinazione, riescano a orientare il destino di una città e della sua comunità. Se così sarà, il sogno non lo vivrete solo voi giovani, ma anche chi giovane non lo è più.
Antonio Guttoriello