Facendo un giro per il territorio comunale è possibile verificare la desolante situazione delle piazze e degli spazi verdi, luoghi che la comunità dovrebbe frequentare nei momenti di svago o di socializzazione.
Tranne poche eccezioni, più ci si allontana dal centro di Teano e più le piazze diventano ricettacolo d’immondizia. Sostitute arbitrarie della mai nata isola ecologica, ospitano sempre più spesso ogni tipo di elettrodomestico dismesso, per non parlare dei materassi e di una discreta quantità di sacchetti pieni di rifiuti vari.
Sembra quasi che le piazze stiano diventando delle mini discariche, con l’analoga funzione del tappeto di casa, sotto il quale domestiche non proprio scrupolose, nascondevano il pattume.
Per chi cammina con gli occhi chiusi e fa finta che tutto va per il meglio, può essere d’aiuto un sintetico resoconto della “contaminazione ambientale” nostrana, corredata da poco “pittoresche” foto.
Teano, ci sono diversi accumuli di rifiuti in giro per il centro, ma emblematica è la zona di S. Antonio, dove teoricamente dovrebbero giocare i bambini (costantemente a rischio tetano) in uno scenario post-atomico, con plastica che svolazza e cartacce di ogni tipo; fraz. Casi, strada Casi-Tuoro depositi vari di rifiuti e presenza di amianto con danni all’ambiente e alla salute tristemente noti a tutti; fraz. Fontanelle, cumuli di ingombranti ed immondizia all’ingresso del centro abitato; fraz. Gloriani, spazzatura lungo tutta la strada; fraz. Carbonara, ingombranti ed immondizia all’ingresso del centro abitato; fraz. Versano, frigoriferi in piazza (sembra quasi lo slogan per una sagra), e via passeggiando, c’è l’imbarazzo dei cumuli da fotografare.
Inaugurare uno spazio, uno slargo, una piazza, non dovrebbe essere considerata la conclusione di ogni impegno, mantenere il decoro degli spazi comuni, serve ad accrescere la civiltà di un paese. Passate le fanfare, finiti i discorsi, dovrebbe iniziare il costante lavoro di manutenzione. La nostra amministrazione, prima di reclamare i propri diritti al pagamento della sempre più odiata TARSU, dovrebbe essere di esempio ai propri cittadini, dovrebbe tener fede al DOVERE di dare servizi in cambio di soldi. La nostra amata amministrazione continua ad usare due pesi e due misure, facendo da una parte una ricerca puntuale e doviziosa sui centimetri quadrati che devono essere assoggettati alla tassa sull’immondizia, e dall’altra orecchi da mercante sulle lamentele dei cittadini costretti a vivere perennemente nella sporcizia di rifiuti mai raccolti.
Per finire, una sola domanda a chi ci amministra: quando smetterete di sperperare i NOSTRI SOLDI e quando invece inizierete ad usarli per dare SERVIZI alla comunità?
ASSOCIAZIONE CITTÀ SOTTILI