Caro Direttore
Non ha perso un attimo di tempo il nostro Sindaco per mettere in pagamento la rata presentata all’incasso
dalla Pro-loco-Teanum Sidicinum : a meno di un mese dalla presentazione della richiesta ha posto subito
all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale il conferimento della cittadinanza onoraria al vescovo
Aiello.
Grande onestà nell’onorare i debiti contratti per la elezione, ma scarsa visione politica.
Nel precedente articolo sull’argomento avevo espresso il parere che il conferimento di un titolo d’onore,
quale l’oggetto del contendere è, deve essere espresso alla unanimità altrimenti, oltre che essere una
evidente “diminutio” per chi la riceve, è anche un emerito atto di indelicatezza politica per chi la offre.
Ora il Sindaco, dalla mia pubblica esposizione sul tuo giornale, dovrebbe aver capito che sicuramente io, e
probabilmente altri consiglieri della opposizione, voteranno no: la delibera non sarà unanime! Sarebbero
bastate solo queste formali considerazioni a spingere un politico avveduto, che avesse voluto raggiungere il
suo intento, non dico a raggirare, ma almeno a rinviare il problema cercandone una soluzione
compromissoria.
Non è stato fatto; anzi con protervia e tracotanza si è portata la richiesta, presentata l’ 8 di luglio, nel primo
Consiglio fattivo della amministrazione, convocato per l’8 di agosto.
E allora il nostro ex Vescovo godrà di una cittadinanza onoraria ridotta, non per suoi demeriti, ma per la
tracotanza della Amministrazione che ha inteso conferirgliela prendendo per buone solo le intenzioni di una
parte dei cittadini, forse minoritaria, strafottendosene di quelle degli altri.
Ed il terrore democratico che nasce è che lo si voglia fare solo per accontentare una associazione che ha
palesemente appoggiato la elezione di questa amministrazione.
E fossi il Vescovo la rifiuterei platealmente!
Cose da brividi!