Notte insonne, questa notte, si sta vivendo in alcune case del nostro centro città. Campanelli che suonano a notte inoltrata e spioncino utilizzato per verificare chi ha suonato e se può essere il benvenuto. Telefonate fatte all’amico più per scoprire dove si trova e possibilmente perché. Se filtrano notizie di scontri frontali all’interno di un partito politico magari con sede proprio al centro città allora tutto va in fibrillazione, si parla di notte dei lunghi coltelli ma in effetti i coltelli non ci sono ma solo iniziative prese senza un mandato, accoppiamenti non graditi, lanci di accuse e saldo di conti tenuti in sospeso solo per amor di partito ma poi quando è troppo è troppo. Tutti hanno dormito sonni tranquilli, tutti scherzavano è presto è tardi, tutti facevano finta che la cosa non li riguardava ora all’improvviso, la fregola ha preso un po’ tutti ed effettivamente si sta per superare quasi il tempo massimo e la situazione si fa veramente drammatica.
La responsabilità di tutto questo è della politica, non quella di cui parla il nostro Claudio Gliottone in altro articolo in pubblicazione oggi, ma quella paesana, più ruspante e per questo alcune volte più tosta: ma si, stiamo parlando delle elezioni amministrative per l’elezione del nuovo Sindaco.
E mentre tento di mettere su una sorta di ragionamento ecco che squilla il telefono della nostra redazione e dall’altra parte un amico, non proprio amico che mi vuole convincere che è interessato alla mia salute e quella del mio cane, morto due anni fa. Fatti i preamboli la domanda che mi attendevo: “Come va? Che si dice?” – “Ci difendiamo” è la mia risposta. “Ma come a quest’ora ancora al computer? Sono ore frenetiche per la politica locale? A te poi arrivano le notizie prima degli altri” Ribatto: “ Si alcune volte addirittura prima che si verifichino “- “Mi prendi in giro? ” “No! Anzi fai una cosa, recati in piazza e fermati al centro e ascolta. Da qualche parte sentirai delle urla e porte che sbattono. Domattina o a mezza giornata, collegati con il nostro giornale e probabilmente scoprirai cosa effettivamente è accaduto questa notte in un appartamento del centro, non distante da Piazza Umberto. Ora però, con il tuo permesso vorrei andare a nanna perché domani devo incontrare di primo mattino uno dei responsabili di questa notte agitata che ha portato scompiglio in una ex numerosa famiglia e forse portato sollievo in un’altra ancora in fase di formazione”.