Non riusciremo mai a comprendere, noi gente alla buona-ma non stupida, semplice-ma non credulona, speranzosa-ma non ottimista a comando, il trionfalismo galattico che permea sovente le dichiarazioni, gli atteggiamenti, e le azioni del nostro Sindaco. “Il Sindaco si veste da operaio e risolve un problema idrico”, titolava più o meno così un nostro collaboratore su questa stessa testata; mi sono chiesto se, per farlo, avesse dismesso, almeno per un attimo, la tuta ed il mantello di Superman, o avesse indossato su quella anche il vestito da operaio. “Questa amministrazione farà quello che in trent’anni non è mai stato fatto” (nemmeno da qualche suo parente a capo dell’amministrazione per quarant’anni) una delle meno recenti roboanti dichiarazioni; mi venne subito in mente il mussoliniano “Spezzeremo le reni alla Grecia!” . Come andò a finire lo sappiamo tutti. “Si tratta di una delibera rivoluzionaria” così ha annunciato, pochi giorni fa, un sistema tariffario per la raccolta dell’immondizia che prevede adeguamenti economici alla sua differenziazione (più differenzi meno paghi). Ma stiamo parlando sempre di immondizia che finora, in un anno e mezzo di sua sindacatura, si è accumulata e sparsa sul territorio come poche altre volte. E se avesse proposto un nuovo Piano Marshall come cacchio lo avrebbe definito, una delibera stratosferica!? Ma dov’era quando anche di queste soluzioni si è parlato in quei Consigli Comunali dei citati quarant’anni, ma che si sono poi dimostrate irrealizzabili per vari motivi, tra cui la farraginosità e i costi superiori ai benefici? E dov’era quando, sempre in precedenti Consigli di quarant’anni fa, si è cercato di metter mano ad un piano parcheggi, del quale restano simbolici cartelli stradali ancora in alcune piazze e vie di Teano, e si è dovuto far marcia indietro per motivi vari, di alcuni dei quali ci piace parlare? Sì, perché la struttura urbana di Teano non consente un controllo della raccolta pecuniaria e delle infrazioni agevole e redditizio: pochi spazi disponibili ed ampiamente lontani tra loro (ci vorrebbe una infinità di parchimetri o di addetti ai controlli) e sarebbe tutto antieconomico. Sì, perché Teano non gode di un traffico diremmo professionale ed extraurbano: non ci sono più persone che, come una volta, venivano a Teano per recarsi all’ Ospedale, o alla Caserma della Finanza, o agli Uffici del Registro o alla Pretura, e gli eventuali introiti di questi parcheggi sarebbero sempre e solo a carico dei cittadini teanesi, di quelli, per intenderci, che dalla frazione vengono a far compere in centro. Sì, perché la stratificata mentalità dei commercianti è strutturalmente contro ogni cambiamento ed imputa sempre la eventuale riduzione di incassi non alla inadeguatezza e brutta modalità della loro offerta, ma ai bastoni che la pubblica amministrazione porrebbe tra le loro gambe. Ci sorprende solo che tra le deleghe di recente ridistribuite (ed ancora poco chiare) ai vari Assessori non abbia previsto quella della “Stampa e propaganda”. Avrebbe sicuramente trovato un suo Goebbels!
Claudio Gliottone