Non piace la piega che sta prendendo la vicenda. dell’autorizzazione a costruire un deposito di prodotti pericolosi nell’area ex Isolmer.
Le notizie ufficiali sono quelle che ha fornito il Sindaco nell’ultimo consiglio comunale e non dubitiamo che siano rispondenti allo stato di fatto. Ciò che preoccupa l’opinione pubblica ed alcuni esponenti politici locali , che non ancora ci hanno voluto mettere la faccia, è che si formulano alcuni teoremi che se veri sarebbero estremamente preoccupanti per la salute della nostra comunità. Per esempio sembra che la commissione comunale che sta esaminando gli atti sia a conoscenza dei codici di pericolosità dei materiali che si andrebbero a depositare e poi trattare in quel sito e, se anche sottovoce, i rappresentanti della minoranza, sembrano allarmati e preoccupati.
Le notizie che filtrano all’esterno dei lavori della commissione riferiscono di una proposta della maggioranza consiliare della possibile nomina di un esperto che dovrebbe relazionare sulla non nocività dell’investimento, ma, sembra che la proposta sia stata rinviata al mittente con una motivazione condivisibile: un esperto cosa può fare in questa fase se non giudicare dalle carte e le carte, quando si chiude una autorizzazione, normalmente stanno a posto. I problemi, quelli veri arrivano dopo, nella fase di gestione e controllo dell’attività. Ancora voci sulla disponibilità della maggioranza (questa volta allargata anche ai contestatori interni) a gestire questa vicenda fino all’autorizzazione regionale. In pratica tutto si gioca nel triangolo ASI Caserta, Regione Campania e Comune di Teano.
Sempre nel campo delle voci, si registrano informazioni nemmeno tanto celate, sul coinvolgimento di tecnici locali nella progettazione e forse futura gestione dell’impianto.
Siamo ancora nel campo delle voci ma l’attenzione sull’intera vicenda, soprattutto da parte dei membri della minoranza consiliare, è alta e giurano che non faranno passare nessuna decisione contro la volontà dei cittadini forti anche di una petizione popolare contro l’insediamento, che ha raccolto oltre mille firme.
Esprimiamo la convinzione che nessun amministratore vorrà assumersi la responsabilità di far passare un provvedimento che si dimostri essere nocivo per la salute delle persone e dell’ambiente
Dal nostro corrispondente dalla Casa Comunale
Monsieur Travet