Caro Direttore,
sarebbe proprio il caso di fare il punto su una situazione amministrativa che si ingarbuglia vieppiù giorno per giorno, colorandosi di inesplicabili misteri: inesplicabili almeno per le menti oneste e conseguenziali.
- Il 27 ottobre si tiene un Consiglio palesemente viziato, a dire dell’allora consigliere Cataldo, nella sua procedura di convocazione che sarebbe stata comunicata allo stesso attraverso mezzi ufficiali del cui possesso il nostro non poteva essere a conoscenza perché notificatigli solo dopo il 31 ottobre. Situazione aggravata dal fatto che per il consigliere Cataldo si era giunti alla terza assenza consecutiva; fatto che, a mente del Regolamento del CC, ne avrebbe fatto scattare la decadenza. Oppone regolare ricorso e la causa viene sposata dal sottoscritto che chiede alla Segretaria Comunale, invocandone risposta scritta, se, alla luce di tutto questo, quel consiglio del 27/10 possa ritenersi valido. Alla richiesta non viene data alcuna risposta, né per posta ordinaria, né per e-mail, né per pec e nemmeno per “segnali di fumo”!
- Al suo posto giunge una nuova inattesa convocazione di consiglio per il giorno 23 novembre nella quale si pone all’ordine del giorno una convalida della seduta del 27 ottobre e di tutte le delibere adottate nel suo contesto.
- Come un fulmine a ciel sereno giungono, nella mattinata dello stesso giorno 23 le improvvise quanto inattese dimissioni del Cons. Cataldo dalla carica di Consigliere Comunale, precedute di poche ore dalla consegna della delega di giunta da parte del capogruppo di maggioranza ing. Landolfi.
- “Non si ha il tempo” , ci dicono, di surrogare la dimissione del Cataldo con il candidato che dovrebbe entrare al suo posto, ed il Consiglio si tiene non nella sua pienezza! Alle rimostranze della opposizione circa la validità anche di quest’altra assemblea, il Vice Segretario (la Segretaria è assente) ci legge una circolare del Consiglio dei Ministri che dichiara che se le dimissioni di un componente del c.c. arrivano a convocazione già effettuata il consiglio è valido pur se non nella pienezza costitutiva! E qui già ogni “logica” umana se ne va tranquillamente a farsi fottere per la seconda volta. Se così non fosse corriamo comunque il rischio che un consiglio non valido (quello del 27) venga convalidato da un consiglio (quello del 23/Xl) parimente non valido!
Questo l’antefatto.
Ora non ci resta che organizzare una seduta spiritica ed invocare la presenza di Agatha Cristhie per cercare di dipanare gli infiniti misteri, che vado subito ad elencare, di questa oscura quanto ridicola ed infantile vicenda. E peggiori aggettivi non riesco a trovare.
- Perché la Segretaria Comunale NON ha risposto alla mia legittima richiesta di parere e non era presente al Consiglio del 23 novembre?
- Perché il Consigliere Cataldo, pur caratterialmente così combattivo e mentalmente onesto, ha rassegnato le dimissioni dopo aver inoltrato un regolare esposto sulla presunta invalidità del consiglio del 27 ottobre? E perché lo ha fatto solo nella mattinata del giorno di convocazione di quello del 23 novembre? Cosa è successo in questo lasso di tempo?
- Perché il Consigliere Landolfi ha rimesso la sua delega all’Ecologia? Perché, anziché accettarle “sic et simpliciter” il Sindaco ha parlato non di una revoca ma di una estensione della delega a tutti i componenti la Giunta, come la discesa dello Spirito Santo su tutte le loro teste?
Nel frattempo il Sindaco ha palesemente aderito alla candidatura di Minniti alla segreteria del PD! Un poco di tatto e di delicatezza avrebbe sconsigliato una così marcata esposizione ( fatta proprio non a titolo personale ma in qualità di Sindaco!) con buona pace dei validi giovani di Fratelli d’Italia e del M5S che hanno sostenuto la sua lista “civica”. BRAVI.
Ho paura, caro Direttore! Ho fortemente paura per la sussistenza nella nostra città delle regole della democrazia e della chiarezza; ho paura che le bugie, (e qui mi ricollego al tuo recente articolo) complice la egoistica ed interessata superficialità dei nostri concittadini, possano stravolgere ogni forma di rapporto democratico.
Noi, uomini contro, abbiamo provato una vita a far cambiare mentalità, non tanto a quelli che le bugie le dicono (sarebbe impossibile) ma a quelli alle quali credono! Ed abbiamo fallito.
Ma con onore, se può bastare.