“Prima pensa, poi parla, perché parole poco pensate portano pena”. Ci risiamo. A questo punto, tralasciando la Regola delle 10 P, non possiamo che affidarci a nostro Signore, il quale, affermava che “La spada uccide tante persone, ma ne uccide più la lingua che la spada”. Stiamo seguendo con trepidazione tutta l’evoluzione e le conseguenze causate da questa inarrestabile diffusione del Covid 19. E, per questo, con la stessa trepidazione, seguiamo ed ascoltiamo con deferenza anche le parole del nostro Sindaco, Prima Autorità Sanitaria del Territorio, nonché affermatissimo e stimatissimo Medico e, quindi, uomo di scienza. Incompetenti della materia, di epidemiologia, virologia, ci affidiamo perciò fiduciosi al suo “verbo”. Non prima, però, di esprimere il nostro sentimento di solidarietà nei Suoi confronti, il Quale, come “l’uomo solo al comando” si arrabatta tra responsabilità che meriterebbero ben altra compagine amministrativa. Ma questo è un altro discorso, che ci porterebbe a dire: “chi è causa del suo mal, pianga se stesso”. Veniamo al nostro argomento. Il Prof. Paolo Ascierto, Oncologo napoletano, dichiara che “Il Vaccino anti-Covid napoletano non “Sara’ pronto a luglio”! Né il Governo assicura un vaccino prima della tarda primavera. Ebbene, da una intervista-monologo-lungometraggio, ben custodita nella nostra emeroteca, rilasciata ad un Giornale on line, il nostro Sindaco, smentendo pubblicamente il Prof. Ascierto ed il Governo, dichiara solennemente che: “la prima dose di vaccino ci sarà tra il il 20 e il 22 di gennaio”. Ora, di grazia, vista l’autorevolezza della Fonte, saremmo curiosi, noi cittadini trepidanti, dove, quando e chi Gli ha comunicato tale notizia esplosiva. Possiamo intuire, forse, viste le sue frequentazioni accademiche alla Mayo Clinic Graduate School of Medicine Education in Arizona, Florida, and Minnesota. Ma, ripetiamo, andiamo per intuito. Solo il Sindaco potrà rassicurarci su questa Sua convinzione ed annuncio epocale.
La rassicurazione, sarebbe ancor più utile ed impellente, visto che, sempre dalla intervista-monologo-lungometraggio, Teano deve subire, inoltre, la massiccia presenza di cittadini “incolti mentali” (sic!). Incolti mentali? Al di là del rispetto delle persone, al di là dell’eleganza dell’eloquio, non troviamo nella nostra conoscenza della etimologia della lingua italiana nessun significato o accostamento all’espressione “incolto mentale” se non un’assonanza con “terreno incolto”. A meno che, il Sindaco, essendo Uomo di Scienza, non volesse rifarsi, nel caso specifico a quello che è il “terreno cerebrale” o “terreno del cervello”. Ad ogni buon conto tutto nasce nel contesto dell’eccellente iniziativa messa in campo dalla Direzione Generale dell’Asl di Caserta, individuando Teano quale sede del Drive In esclusivamente perché Teano è Comune Capofila nell’organizzazione sanitaria sul territorio. Né più, né meno. Senza meriti individuali. In quanto al giusto rammarico del Sindaco relativamente alla incoscienza di alcuni cittadini, i quali, seppur positivi, si recano a fare prelievi di sangue presso Laboratori privati eventualmente per controllare sideremia, diabete, colesterolo, motivi di loro giuste preoccupazioni, ma che fine hanno fatto le famigerate USCA? Chi si preoccupa di questi pazienti rinchiusi nelle loro abitazioni? Chi si preoccupa delle loro ulteriori esigenze di sopravvivenza? Dicasi servizi a domicilio? Controlli sul territorio…..ma se non si controllano gli incivili che parcheggiano ogni dove attraverso un servizio di vigilanza cosiddetta consolidata e di routine? Ordinanze per la dotazione di termo scanner per la misurazione della febbre ed apposizione della firma (privacy?) per i frequentatori dei locali commerciali? Ma non erano disposizioni già previste nelle precedenti ordinanze del Governo e/o Regione? Come a dire, fino ad oggi, quindi, nessun controllo in merito! Non possiamo che esprimere il nostro sentimento di solidarietà (e di tenerezza) nei confronti del Sindaco, il Quale, come “l’uomo solo al comando” si arrabatta tra responsabilità che meriterebbero ben altra compagine amministrativa. Ma questo è un altro discorso, che ci porterebbe a dire: “chi è causa del suo mal, pianga se stesso”.
Pasquale Di Benedetto