Dopo i giardini e le aree verdi date in adozione a volenterosi cittadini o associazioni che si sono impegnati a prendersene cura e tenerle in buono stato, ora giunge in redazione quella che noi presumiamo sia una provocazione. Un lettore infatti ci chiede di lanciare una innovativa idea: dare in adozione a chiunque lo voglia, una buca delle nostre strade.
L’appello è rivolto ai cittadini del centro storico per le buche del centro storico, a quelli delle frazioni per le buche delle rispettive frazioni. In somma ognuno si curi le proprie buche. Ma come potrebbe funzionare una cosa del genere?
E’ presto detto: Intanto si fa un bell’inventario delle buche presenti sulle strade, si procede ad una loro elencazione in ordine di importanza. Naturalmente avrà più importanza la buca situata più vicina al centro storico, poi alla prima periferia e quindi alla estrema periferia. Per esempio una buca che sta proprio davanti al monumento dello Storico Incontro, in Piazza Unità d’Italia, a parità di diametro, varrà molto di più di una buca che sta al Borgo S.Antuono Abate, in prossimità della rotonda.
Subentra poi la valutazione del diametro della buca che va misurato con il raggio che parte dal punto più distante e la profondità. Una buca al centro della strada assume maggiore valore di una buca più spostata verso il lato della strada (non crediamo di dovere spiegare il perché).
Questi elementi saranno sufficienti per calcolare i litri di acqua che la buca può contenere e dunque, sommando tutti i parametri indicati, si avrà una bella graduatoria da mettere a disposizione dei cittadini volenterosi.
Abbiamo chiesto al nostro lettore: ma perchè il cittadino dovrebbe adottare una buca? Intanto c’è la soddisfazione di poterlo ostentare con gli amici, o addirittura indicarla ai propri figli e orgogliosamente dire loro: "Questa buca domani sarà vostra!" ma se volete è anche , un po’ come quelli che hanno adottato i crateri sulla luna. Con il vantaggio che nel nostro caso l’adottante può sempre andarsela a guardare e controllare se si allarga, mentre sulla luna questa operazione sarebbe un po’ più difficile e costosa.
Senza considerare che d’estate, dopo uno di quei temporali agostani, sai che goduria potervi sistemare un piccolo ombrellone e godersi il sole e la frescura della piscinetta?
Ora è facile immaginare che i nostri lettori, avendo compreso che si tratta di una semplice e simpatica provocazione, addebiteranno tutta la colpa all’Ufficio Tecnico comunale, perché nonostante le numerose diffide ricevute dalla Giunta e dal Sindaco in persona, nonostante siano state impegnate le risorse economiche necessarie, le buche stanno ancora lì e non si riesce a capire perché.
Noi vogliamo andare contro corrente e questa volta difendiamo l’Ufficio Tecnico perché, solo chi è superficiale e prevenuto può addebitare colpe a questi signori.
Provate voi a fare un capitolato d’appalto per lanciare una gara per l’eliminazione delle buche, decidere se trattasi di intervento ordinario o straordinario, di massima o minima urgenza, misurare il diametro delle buche, indicare il materiale adatto e quantificarne il peso. Scegliete la ditta con la migliore attrezzatura e che dia le migliori garanzie sulla qualità dei lavori. Non, per l’amor di Dio, non vorrei stare nei panni di questi signori.
Lasciateli in pace e se proprio non riuscite a sopportare di passare con le vostre auto su quei simpatici crateri, uscite a piedi!
Monsieur Travet