Dai social rimbalzano gli appelli a donare sangue. Ma quale è il corretto comportamento a tenere in emergenze come quella che si è verificata oggi? La corsa a donare subito è davvero utile? SI ricorda il recente piano nazionale sangue per le maxi emergenze. «È stato approvato a luglio e prevede che in occasione di grandi emergenze, come quella di queste ore, ci sia un coordinamento che ha al suo vertice il Centro Nazionale Sangue che valuta le necessità trasfusionali e attiva una rete che partendo dal Cns allerta le strutture regionali di coordinamento e di qui le associazioni AVIS e i centri trasfusionali che contattano i donatori con chiamate programmate. In questo modo si garantisce l’afflusso di sangue in modo continuativo» SI ricorda che nell’immediato – in occasioni come queste – sono fatte convergere nelle zone colpite le unità di sangue già disponibili nel sistema. «Quando accadono eventi come queste la spinta emotiva a donare subito è fortissima, ma non bisogna dimenticare che la necessità di sangue ed emoderivati continua anche nei giorni e nei mesi successivi e che ogni giorno in Italia vengono fatte 8.600 trasfusioni. Per cui l’invito che mi sento di fare – continua Saturni – è innanzitutto di non andare sul luogo a donare, in loco nessuno è in grado di raccogliere sangue, l’unico risultato è quello di intasare le vie di comunicazione». La realtà non è come nei film d’antan, la donazione che per esempio viene fatta oggi non sarà disponibile che tra 24/30 ore.
Chi desidera donare è meglio si rivolga «alle Avis che sono vicino a casa». Inoltre, ricorda che «tramite la bacheca virtuale del Centro nazionale sangue viene valutato se ci sono necessità aggiuntive, nell’immediato si mettono a disposizione le unità già disponibili, le scorte dovranno poi essere ricostruite». Alcune settimane fa, per esempio, dopo la tragedia del deragliamento in Puglia la risposta della popolazione è stata impressionante «C’era la coda per donare, ma a un certo punto si è dovuto dire basta».,. «Se io, per esempio, dono oggi, per tre mesi non possono più farlo, per questo è meglio donare in modo programmato in accordo con le associazioni e i centri trasfusionali che conoscono le necessità». Un particolare da non trascurare è che i globuli rossi, per esempio “durano” 42 giorni. Concludo con una speranza che «la scintilla di solidarietà che si è accesa in molti oggi resti e che diventano Donatori per sempre Ricordo che la necessità di Sangue continuerà nei giorni successivi per questo motivo abbiamo organizzato 2 giornate della solidarietà e raccolta sangue SABATO 27 agosto a Teano in Piazza Sperandeo con orario 8.30 -12.00 e DOMENICA 28 agosto a Francolise in Piazza Roma con orario 8.30–12.00 e abbiamo in programma anche una raccolta serale il 29–agosto a Sparanise
Angelo Cafaro