Brillante operazione dei Carabinieri di Teano
Altro che quadri e calendari di Papa Francesco, chi non apriva la porta dopo svariate bussate, dalla borsa degli oggetti in vendita spuntavano fuori arnesi da scasso. Due personaggi con precedenti di polizia sono stati infatti fermati dai Carabinieri della locale Stazione, coordinata dal Maresciallo Forziati (nella foto a sx) a seguito di una segnalazione pervenuta in Caserma da parte di un residente nel capoluogo sidicino. I due presunti ladri, in fatti, sono stati notati in via Guastaferri, una stradina che taglia via Garibaldi, intenti a bussare alle varie porte dei residenti, con la scusa banale, ma classica, di vendere i santini con l’effige di Papa Francesco. Improvvisamente, uno dei due, visto che avevano bussato e nessuno aveva risposto, dalla borsa che portavano dietro, ha estratto un arnese atto allo scasso, iniziando ad armeggiare sulla serratura. Avevano fatto male i conti però. Infatti un vicino di casa, udendo i rumori e notando quell’insolita presenza si è affacciato dalla finestra ed ha iniziato ad inveire contro la coppia di scassinatori. Lo stesso vicino di casa, non domo di essere riuscito a far fuggire i due delinquenti, chiamava anche i Carabinieri che intervenivano sul posto. I due, descritti come due giovani ben vestiti e con in braccio le effigi sacre, si aggiravano tra i vicoletti di Teano e se la porta non veniva aperta o nessuno rispondeva, iniziavano a scassinare.
Il sidicino che ha dato l’allarme è stato molto preciso ed ha fornito una buona descrizione dei due topi d’appartamento travestiti da venditori di santini, ed è stata più che sufficiente per i carabinieri di Teano a far si che il caso fosse risolto immediatamente. Infatti la coppia di ladri, dopo una breve ricerca per le vie della città nella quale si sono prodigati persino dai parenti della mancata vittima del furto, sono stati intercettati dai militari, identificati in caserma e denunciati a piede libero in attesa del processo per direttissima.
Si tratta di due soggetti non del posto, già noti alle forze dell’ordine.
(Caiazzo Rinasce)



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