È noto a tutti come esiste una Comunicazione verbale ed una non verbale, ovvero posturale. Poi, è noto altrettanto a tutti come i proverbi, che nascono dalla saggezza popolare, spesso diventano, nella loro sinteticità, un mezzo veloce per esprimere giudizi o avvalorare determinate tesi. Ad esempio, chi non ha mai sentito dire che “Chi si somiglia, si piglia”? Una deduzione, peraltro, stigmatizzata anche da un recente studio dell’Università di Stanford, pubblicato su Scientific Reports. Oppure chi non ha mai sentito qualcuno esordire con il detto “Dio li fa, poi li accoppia”? Queste non sono altro che simpatiche premesse per introdurre delle nostre modeste considerazioni, alla luce di quanto andiamo a leggere sui social, sui quotidiani on line e/o ascoltando le mille teorie, ansie, preoccupazioni del cittadino teanese. E, le manifestazioni ansiogene, vi assicuriamo che sono veramente tante! Le cause? Non vogliamo ripeterci sull’incidenza della Comunicazione che, ormai, la fa da padrona e condiziona ogni nostro agire, ogni nostro pensiero, ogni nostra emotività. Ricordate lo “sceriffo”? Tale Vincenzo De Luca? “Vi mando i carabinieri con il lanciafiamme”! “Vi chiudo tutto”! Oppure, quando in un delirio di onnipotenza dichiarava che “Noi se continuiamo così a metà maggio saremo fuori dall’emergenza…..” oppure “Ancora oggi rimaniamo la regione più sicura d’Italia….”? Ebbene, rifacendoci a quel “Dio li fa, poi li accoppia”, il De Luca ci ricorda Qualcuno che
dalla propria pagina facebook, nell’annunciare la partecipazione dell’Esercito a Teano per l’effettuazione dei tamponi, si esprime in cotal guisa: “Work in progress per tamponi a tempo zero Collina Sant’Antonio”. Tamponi a tempo zero? Ora, non ce ne voglia quel Qualcuno, contro il quale non nutriamo alcun sentimento di rivalsa, ma qui ne va di mezzo quella che è la salute mentale dei suoi Governati! I quali, leggendo, e vista l’Autorevolezza di un Sindaco, sono immediatamente portati a credere che, seduta stante riceveranno il risultato positivo, o negativo che sia, del test appena effettuato. E sono portati a crederci! O no? Come quando vanno a comprare le uova fresche al mercatino sul Muraglione che, sì sono fresche, appunto perché sono a Km zero! Ma sappiamo bene che i tamponi, per essere processati, necessitano dalle 24 o 48 ore! O no? Ecco perché “Ancora oggi rimaniamo la regione più sicura d’Italia….” (ipse dixit!). Ecco perché, con simpatia, possiamo affermare che “Dio li fa, poi li accoppia”. Ogni riferimento è puramente casuale…..Ricordate, come De Luca, Qualcuno, su una rete televisiva nazionale, dichiarava che Teano era “Covid free”? Ora, sempre rifacendoci a facebook, mezzo di comunicazione “istituzionale” prediletto dalla massima Espressione istituzionale del Comune di Teano, leggiamo accorati appelli di cittadini, anche residenti fuori Regione, che tentano di contattare il Palazzo Municipale.Ed è avvilente, in un periodo così emotivamente delicato, constatare l’amarezza, il senso di frustrazione e di impotenza di chi non trova interlocutori nella Cosa Pubblica. O no? Anche perché, quei cittadini, allarmati dalle ipotetiche Zone Rosse o l’invocazione dell’Esercito per le strade cittadine, non saprebbero se sono nella possibilità di raggiungere il proprio Comune.
Senza contare, inoltre, quelle Ordinanze pubblicate a scartamento ridotto in quella patetica bacheca dell’Albo Pretorio On LIne del Muncipio! Dobbiamo leggere, non ricordiamo nemmeno più dove…., che “Il sindaco del paese, Dino D’Andrea, ipotizza che l’impennata del contagio sia dovuta ad una scarsa osservanza delle regole imposte dall’autorità sanitaria e dalle stesse ordinanze sindacali. Per questo avrebbe chiesto in regione Campania – dove è stato avvistato questo pomeriggio – il supporto dell’esercito per imporre il rispetto delle regole”. Eccoci di nuovo alle Ordinanze Sindacali ed ad un altro detto popolare: “Io me la canto, io me la suono”. Su facebook, naturalmente. Il mercato settimanale, si fa o non si fa? Il cimitero è aperto, o è chiuso? “Dio li fa, poi li accoppia” e “Chi si somiglia, si piglia”.
Pasquale Di Benedetto