Oggi, 21 dicembre non si è verificata la fine del mondo ma è stata ufficializzata dal Vescovo Arturo Aiello il trasferimento di don Pietro Lepre alla Parrocchia di Tora e Piccilli, da tempo in attesa del nuovo parroco. Don Pietro quindi lascerà la Parrocchia di S.Agostino forse già nel prossimo mese di gennaio per trasferirsi in questo vicino piccolo comune.
Il giovane parroco che tra l’altro è anche assistente spirituale degli Scout di Teano ha ritenuto opportuno darne informazione ai ragazzi dell’associazione scoutistica i quali sono rimasti letteralmente senza parole, si sono sentiti cadere il mondo addosso. Tanta amarezza e tristezza che traspare anche dalle loro dichiarazioni che passano dalla sottolineatura dei meriti di un sacerdote che ha saputo essere loro amico, che li ha guidati nell’esperienza scoutistica, alla preoccupazione del domani, quando cioè dovranno fare i conti con la solitudine che regnerà quando avranno bisogno di alimentare lo spirito.
Ma perché un simile provvedimento? Una decisione autonoma del Vescovo che ha dovuto tener conto delle necessità pastorali della sua Diocesi, inviando il sacerdote dove è ritenuto più utile alla causa della Chiesa o forse ha assecondato una precisa richiesta di Don Pietro? O entrambe le motivazioni? Da indiscrezioni raccolte nell’ambiente, da persone solitamente bene informate, sembra proprio che ultimamente Don Pietro non abbia fatto mistero, forse anche con il Vescovo, di una certa insofferenza. Don Pietro lo si può considerare, limitatamente all’ambiente ecclesiastico, un sacerdote rampante, uno che non si contenta di gestire l’oggi ma che guarda il futuro clericale con una certa ambizione. E l’ambizione, ottimo stimolante, non sempre viene capita o può essere soddisfatta se c’è la necessità di mantenere certi necessari equilibri.
Chi si occuperà della parrocchia di S.Agostino? Sarà accorpata alla parrocchia di S.Francesco con Don Tommaso o con la Parrocchia di Don Peppino Leone? Chi sarà il nuovo assistente spirituale degli Scout?
Gli scout sono addolorati dalla notizia, si sentono abbandonati da un amico che li ha portati anche nel carcere di Carinola, per maturare esperienze di vita attraverso il dialogo con quanti hanno smarrito la strada maestra. Tante esperienze maturate insieme nei sei anni nei quali Don Pietro è stato con loro e se l’insegnamento è stato vero, troveranno questi giovanotti la capacità di reagire con lo spirito forte come si addice ai protetti di S.Giorgio.