E’ dalle 13,30 di ieri, dopo aver chiuso il Bar di proprietà “La Stazione” ubicato proprio a Teano Scalo, che Enrico De Fusco, 39 anni detto affettuosamente "Il barone", ha fatto perdere le sue tracce. A dare l’allarme la moglie signora Pasqua che, verso sera, preoccupata dell’insolito ritardo del marito, ha dato l’allarme prima ai parenti e poi ai Carabinieri di Teano.
Fino a questo momento (19/08/2010, ore 14,00) non ci sono novità dal fronte investigativo che per la verità si è arricchito di almeno tre macchine che trasportano parenti ed amici alla ricerca di una traccia, di un segnale. Le procedure di ricerca ed investigazione prevedono la possibilità di utilizzare un elicottero ma solo dopo che siano trascorse almeno 24 ore dalla scomparsa. I moderni mezzi di ricerca basati anche sulla individuazione delle coordinate ricavabili dal segnale del cellulare di Enrico segnalerebbero la sua presenza nella zona di Valdassano ed è in quella direzione che in queste ore si stanno concentrando le ricerche dei Carabinieri comandati dal Maresciallo Augusto Proietti. Queste sono naturalmente le prime indiscrezioni che potrebbero anche essere fuorvianti in quanto, la individuazione della zona dove starebbe il cellulare, non deve necessariamente corrispondere al luogo dove Enrico si trova realmente. Potrebbe aver lasciato il cellulare proprio per depistare le ricerche.
Intanto si registrano le prime indiscrezioni che vanno naturalmente verificate dagli inquirenti, una di queste avrebbe segnalato la presenza di Enrico, ieri, verso le ore 19,30 circa, all’altezza delle rampe dell’ospedale alla guida della Fiat 500 di colore bordeau, di proprietà della moglie, con la quale effettivamente si è allontanato.
Enrico De Fusco, di carnagione e capelli scuri, altezza media, è considerato una persona riservata, non certamente esuberante, forse anche a causa di un’adolescenza non propriamente felice, avendo perso il papà ad appena 11 anni, cresciuto poi dalla madre, grande lavoratrice che si divideva tra il lavoro e le cure per questo figlio. La figura del padre, di cui Enrico ha sempre sentito la mancanza, sembra che rappresenti ancora oggi, un punto di riferimento per il giovane Enrico.
Tutto il quartiere è in ansia per questo giovane ed i commenti e la speranza di riaverlo al più presto al suo posto, dietro al bancone del bar, è l’auspicio più ricorrente.
Per quanto è nelle nostre possibilità mettiamo il sito a disposizione degli inquirenti e dei familiari per lanciare appelli o fornire indicazioni che possano aiutare lo svolgimento delle azioni di ricerca.
Severino Cipullo