La prima considerazione che mi viene di fare sul risultato delle ultime elezioni è che, ancora una volta, purtroppo, gli elettori teanesi non sono riusciti ad eleggere un proprio rappresentante nel Consiglio Provinciale.
Le cause?
Ritengo che sul risultato, sicuramente, abbiano inciso due fattori: da una parte la confusione che attualmente regna all’interno dei partiti, dall’altra alcune scelte che hanno caratterizzato la politica locale negli ultimi anni.
A tutto questo va però aggiunta anche una nostra peculiarità, quella che ci caratterizza come teanesi: riusciamo a frammentarci in mille gruppetti e preferiamo che nessuno sia eletto, piuttosto che sostenere, all’interno di un gruppo dichiarato, colui che ha più possibilità rispetto ad altri.
Questo non avviene il altre zone: cito, ad esempio, Caiazzo, dove sono stati eletti ben due consiglieri, per non parlare di Vairano, compreso nel nostro stesso collegio.
Se esaminiamo, poi, i partiti maggiori, balza subito agli occhi una cosa: il numero di voti ottenuti è decisamente inferiore alle potenzialità (vedi PD e PDL)!
E questo, ovviamente, fa nascere delle domande sul senso di appartenenza presente oggi nei partiti.
Al di là delle congratulazioni ad alcuni candidati che hanno ottenuto brillanti risultati personali, resta, come comunità, l’amaro in bocca per aver fallito un altro importante obiettivo.
Molti si chiedono quali conseguenze avranno sul futuro queste elezioni: personalmente non credo che ci saranno grandi rivoluzioni; nello stesso tempo mi auguro che tali risultati portino ad un serio esame e ad un conseguente costruttivo dibattito che abbia, finalmente, come tema centrale “LA POLITICA”.
Carlo Giorgio