Si rianima l’attività politica in città. Tutto il merito è del PD che sembra aver avviato al proprio interno e tra i simpatizzanti una serrata caccia per individuare e additare agli iscritti l’informatore occulto che avrebbe fornito le notizie di quanto accadeva nella sezione nei due venerdi di passione per trattare l’argomento candidatura Tommaso De Simone.
Questa è contemporaneamente una cattiva e buona notizia. La cattiva notizia è che se tutte le energie e gli interessi dei vertici di un partito si riducono a rincorrere le gole profonde che hanno consentito ai cittadini di conoscere quello che avrebbero potuto conoscere con un semplice comunicato stampa redatto dalla Segreteria del Partito e non invece interrogarsi su come uscire da questa situazione che sta diventando ogni giorno più drammatica per una gestione dilettantesca della vicenda, allora si che è una cattiva notizia.
Quella buona è proprio il risvolto della stessa medaglia e cioè che, se nell’ attuale situazione drammatica in cui ci stiamo dimenando per trovare un degno candidato a ricoprire la carica di sindaco della nostra città, un intero partito o quasi è così tenacemente impegnato a scoprire il delatore di turno, allora vuol dire che la situazione del nostro comune non è poi così drammatica
Questa situazione sta producendo solo una caccia alle streghe e le streghe si sa non si fanno catturare tanto facilmente. Ci riferiscono infatti che uno degli incriminati sarebbe il giovane Sandro Pinelli già assessore e Presidente del Consiglio in due successive amministrazioni a guida Raffaele Picierno. Ora, poiché saremmo stati noi i destinatari delle spiate, siamo in grado di smentire pubblicamente e solennemente un qualsiasi coinvolgimento del naif di Casafredda. Sandro Pinelli ha collaborato con il nostro giornale fino al 2015 data in cui ottenne l’iscrizione all’albo dei giornalisti Pubblicisti proprio in virtù della collaborazione con il nostro giornale. Il buon Sandro, per riconoscenza con la direzione che lo aveva aiutato a raggiungere l’ambito traguardo, pensò bene di privarci della sua collaborazione. Da quel momento ci sembra superfluo confermare che non è più esistito alcun rapporto tra la Redazione ed il novello giornalista. Questa circostanza può tranquillamente essere verificata all’interno del partito con persone di provata moralità ed onestà mentale.
Vogliamo proseguire per assecondare la caccia e dare un contributo alla ricerca? La nostra redazione conta all’interno del direttivo PD anche parenti diretti, amici che più amici non si può, conoscenti di amici degli amici coniugati con nipoti di vicini di casa. Non ci è stato chiesto di mantenere l’anonimato ma lo facciamo noi perché tutto questo è assolutamente farsesco.
Se ritenete che sia questo il vero problema della nostra città, allora “Dio salvi Teano!