TEANO – “Confermo, mi dimetterò da presidente del Consiglio Comunale di Teano. Prima però, presenterò un nuovo regolamento consiliare per ristabilire gli equilibri di forza tra la maggioranza e i gruppi di opposizione”. Così ieri, Carlo Giorgio, ai vertici del Pd sidicino ma non in odore di candidature, pronto ad appendere al chiodo la metaforica campanella di arbitro del civico consesso. Non in rottura con la maggioranza, tiene a precisare, sementendo le supposizioni su una presunta candidatura provinciale che gli sarebbe stata soffiata dal sindaco di Teano Raffaele Picierno, ma perché stanco delle cavillosità che emergono in consiglio a danno della sostanza. Il fatto è che a Teano i gruppi consiliari sono formati da una sola persona e ogni consigliere e capogruppo di se stesso. Accade così che le commissioni e le conferenze si trasformino in pre-consigli comunali a ruoli invertiti: la minoranza detiene la maggioranza numerica. Ecco dunque la vendetta democratica di Giorgio: una svecchiata al regolamento in modo che per potersi fregiare dello status ogni gruppo dovrà essere formato almeno da due o tre consiglieri. Attualmente le cose stanno così:: Uniti per cambiare, capogruppo Emiddio Scoglio; Teano autonoma con Ciro Balbo; Autonomo e indipendente, Dante De Fusco; Teano libera con Gabriele De Angelis e Teano al plurale con Carmine Corbisiero. Fa eccezione il Partito delle libertà, composto da Fabiano Cirelli e Roberto Conca.
ELIO ZANNI