La temporanea assenza del Sindaco Raffaele Picierno dalla scena politico amministrativa del nostro comune, sta sollecitando pruriti da qualche parte fino a fare apparire, su di un quotidiano locale, veramente non proprio specializzato in fatti di cronaca politica, un articolo che parla di una ipotetica candidatura o intenzione di candidatura da parte del geometra Gaetano Zanni.
L’articolista, che non si firma, svolge una sua particolare teoria attribuendo a fatti marginali un significato quasi strategico, come se il geometra Zanni, novello Cavour, avesse guidato le sorti di questa città come una eminenza grigia che comanda, suggerisce, impone, gestisce. Perché un articolo del genere e perché in coincidenza con l’assenza dalla scena di colui che ha rappresentato nel bene o nel male la storia politico amministrativa di questa città negli ultimi venti anni? Una persona che ha per lunghi anni preferito agire nell’ombra non potrebbe all’improvviso apparire e presentarsi al popolo come il nuovo messia.
E dunque è sembrato a molti del tutto intempestivo ed anche eticamente non proprio corretto introdurre in questo periodo un simile argomento, che francamente ci sembra improbabile attribuire al geometra Zanni.
Intanto il problema di preparare almeno due coalizioni che si dovranno confrontare alle prossime amministrativo è nei fatti. Picierno non è più candidabile ma non è detto che non intenda ispirare e sostenere una sua formazione dove inserire alcuni fedelissimi dell’attuale maggioranza (vedi Pentella, De Monaco, Pinelli- quest’ultimo con qualche aspirazione in più) e nuove promesse provenienti dal settore giovanile del PD con i vari Nicola Palmiero, Pasquale Recchia, Giovanni Scoglio jr, Pierluigi Landolfi o addirittura, superando malcelati risentimenti, politici, proporre la candidatura della nipote Pina Picierno come elemento di continuità e di novità nello stesso tempo. Fantapolitica? Chissà.
Sembra paradossale ma questa è oggi l’unica ipotesi che si può sviluppare e che ha un minimo di logica. Per il resto, sul fronte strettamente politico, non si intravede assolutamente nulla sul fronte del centrodestra, con un Roberto Conca, responsabile del PDL, lasciato tristemente solo dai vertici casertani. Intorno ci si dibatte alla ricerca della propria identità (FLI), dove l’unica cosa chiara è la grande confusione ed impossibilità ad andare a collocare i singoli personaggi che navigano di qua e di là senza meta e con una ormai scarsa credibilità politica. L’UDEUR di Pino Pasquale, già una volta candidato sindaco fino alla vigilia della presentazione delle liste, si appresterebbe a riproporre per l’ennesima volta il volto femminile della Zanni, mentre con maggiore convinzione, il medico Maurizio Simone con la sua IDV, attraverso segnalazioni e sollecitazioni di singoli problemi, intende perseguire la politica del concreto. Forse, per la grande mole di lavoro certosino, continuo ed incessante di pressione sulla maggioranza consiliare, l’UDC del Segretario Roberto Boragine potrebbe provare a riproporre la candidatura di Carmine Corbisiero.
Si potrebbe continuare con le supposizioni e previsioni che lasciano il tempo che trovano, elencare cioè i vari Flavio Toscano, Gianpaolo D’Aiello, Claudio Gliottone, Emiddio Scoglio (con maggiori garanzie dell’ultima volta) la grande sorpresa delle ultime provinciali l’avvocato Angelo Migliozzi, i giovani Giusy D’Aiello. Ma accanto ai candidabili ci sono anche gli annunci di abbandono come quello di Carlo Giorgio, Ciro Balbo, Bruno Ruggiero (salvo il verificarsi di qualche scenario a lui gradito).
Come anche potrebbe profilarsi una soluzione che, al momento, non è stata mai trattata dagli addetti ai lavori ma che pure viene sussurrata e passa di bocca in bocca, tra referenti spesso distanti dalla politica ma che con la politica devono fare i conti. C’è infatti una corrente di pensiero, molto forte, anche se non palese, che non ne può più di questa politica che ha prodotto nel nostro paese solo mediocrità e squallore.
Da questa parte forse può arrivare la spinta decisiva per una soluzione capace di rigenerare la politica, la vita sociale e finalmente coinvolgere le giovani generazioni, non necessariamente divise.
Figueras