Il fallimento della gestione dei rifiuti risale all’ approvazione dello Statuto ATO ( ambito territoriale ottimale del ciclo dei rifiuti ) da parte del consiglio comunale di Teano nel 2007 , quando i consiglieri presenti votarono uno Statuto imposto dall’allora Presidente della Regione Bassolino , pena l’invio di un commissario ad acta . L’unica voce di dissenso fu quella dell’allora vicesindaco ,dott Carmine Corbisiero.
I motivi adottati da coloro che votarono quello statuto furono che una legge imposta da ordini superiori ( Regione ) andava rispettata e doveva essere fatta rispettare e che la buona norma politica imponeva , a tutti i costi, di evitare un commissariamento .
Il dott Corbisiero contestava questa visione perché riteneva che quello statuto, imposto dalla Regione , non poteva essere discusso né modificato dal consiglio comunale , per cui si doveva optare soltanto per una presa d’atto . E la storia di uno statuto da approvare a tutti i costi non lo convinceva affatto per tutta una serie di motivi , di cui almeno tre è opportuno , oggi , ricordare :
1°- il T.U. 267 , cioè la legge che regola i comuni , qualifica coloro che dirigono le sorti di un comune come amministratori locali ed in base a ciò si ha l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie per difendere gli interessi dei cittadini .
L’approvazione dello statuto ATO avrebbe obbligato il comune di Teano a partecipare ad un consorzio, con troppi svantaggi ;
2° – infatti la partecipazione ad un consorzio avrebbe significato far parte di una società nella quale tutti usufruiscono dei servizi offerti , a patto che tutti paghino le proprie quote .
L’ esperienza insegna che non tutti pagano le quote spettanti, per cui i comuni morosi avrebbero causato un disservizio , coinvolgendo anche i comuni virtuosi come il nostro ( cosa puntualmente accaduta );
3- inoltre, l’allora vice sindaco , in nome e per conto del Comune di Teano , aveva sottoscritto un accordo con i comuni della Comunità Montana per trovare il modo di uscire dal consorzio e portare i nostri rifiuti alla discarica di San Vittore con un risparmio di circa 20-25 euro a tonnellata, cosa che lo statuto ATO non consentiva.
A queste considerazioni seguì un consiglio comunale incandescente , polemico, con accuse e contraccuse tra il sindaco ed il vice sindaco , particolari che ognuno può leggere nella delibera di consiglio comunale n . 41 del 28 settembre 2007.
Fatto sta che quella sera il comune di Teano approvò lo statuto , ma dei 107 comuni della Provincia di Caserta , soltanto una sessantina approvarono lo statuto : gli altri non l’approvarono , non subirono alcun commissariamento ed hanno gestito con migliori risultati la raccolta dei rifiuti!!
Cosa c’entra questa storia con i problemi attuali? C’entra e come per i fatti che esporrò.
Ebbene a distanza di 5 anni la giunta comunale a guida Picierno, D’aiello, De Monaco, Palmiero , Pentella , Pinelli etc etc , cioè gli stessi personaggi di cinque anni prima aderirono a quell’ obbrobrio , hanno approvato , in questo scorcio del 2012 , due atti significativi a chiarimento di quanto sopra enunciato:
– con la delibera n 1 del 04 gennaio 2012 decidono di uscire dal consorzio prendendo atto della dichiarazione di fallimento da parte del commissario per i rifiuti , il quale accusa del default i comuni morosi (oltre 115 milioni di euro per gli anni 2009-2010-2011 );
– con l’ altra delibera n 92 del 2 aprile 2012 decidono di chiedere di far parte del gruppo dei comuni dell’attuale Comunità Montana ( cioè degli stessi di cinque anni prima ) , i quali stanno studiando le modalità di costituire un ambito proprio per la gestione dei rifiuti.
Ma con tanta ed altrettanta amarezza dobbiamo aggiungere che finora questi atti sono aria fritta e solo intenzioni ( pie ? ) che Picierno e company stanno propinando ai cittadini. Nessuna iniziativa concreta è stata realizzata , per cui stiamo al punto di partenza , cioè a cinque anni fa !
Il fallimento ecologico è dovuto al fatto che il nostro territorio è stato e continua ad essere una pattumiera e ciò è dovuto proprio ai comuni morosi perché il commissario non poteva sospendere la raccolta dei rifiuti in quanto è un servizio di pubblica utilità , per cui vige l’ obbligato di fornire un servizio anche se molto scadente, cioè un disservizio a tutti i comuni ( morosi e non ) .
A ciò si aggiunge il danno economico perché, a causa del disservizio, non è stata mai raggiunta la percentuale di raccolta differenziata, per cui ogni anno il cittadino teanese dovrà pagare sempre ulteriori penalità ,che aumenteranno il costo di un servizio mai goduto e con i tempi di magra che oggi viviamo.
Intanto i nostri amministratori come al solito aspettano che siano altri a risolvere i problemi della collettività, ammesso che ci riescono.
Queste riflessioni , con il supporto dei documenti citati , devono far riflettere il cittadino e l’elettore , perché è bene cominciare a valutare sulle persone o gruppi di famiglia che si accingono prossimamente a competere per la guida del paese. E …… attenti al lupo !!!
Carmine Corbisiero
Capogruppo UDC in Consiglio Comunale