In questo periodo non lasciamo niente in sospeso. Ogni notizia, ogni soffiata, se così possiamo definire le indiscrezioni sui vari schieramenti o probabili candidati a sindaco per le prossime elezioni amministrative, viene approfondita e verificata.
Alcune volte si tratta di semplici auspici o della serie “vediamo l’effetto che fa” ma nel caso del personaggio di cui vogliamo occuparci oggi, più che una provocazione è un vero e proprio auspicio che abbiamo colto in una conversazione pubblica, tra persone che solitamente non sono abituati a frequentare salotti politici, ammesso che ci siano ancora. Ci riferiamo a Pasquale Bove, imprenditore di successo che vive ormai da una vita nella nostra città dopo aver portato all’altare una nostra concittadina.
Pasquale Bove è meglio conosciuto come lo sponsor principale, il vero artefice dell’avventura dello Zupo Teano nel campionato di calcio di promozione. Senza il suo aiuto economico ma anche per il carisma che riesce a trasmettere, probabilmente la storia dello Zupo non avrebbe registrato anni di vera gloria. Ma ritornando al ragionamento iniziale, perché chiamare in causa Pasquale Bove? Semplicemente perché qualcuno ha ritenuto che avesse i requisiti necessari per assumersi la responsabilità di amministrare questo paese nei prossimi anni ed in una situazione di grave contingenza economica. Se è stato bravo a costruire un’azienda di successo, se ha creato tanti posti di lavoro, se si è affermato fuori dalle mura della città espandendo i suoi interessi su molta parte del sud Italia, bene questo significa che può anche aiutarci a venire fuori dall’attuale situazione di incertezza.
E’ inutile stare li ad elucubrare. Occorre prendere penna e carta e chiedere la disponibilità del presidente Pasquale, come amano chiamarlo i sostenitori dello Zupo, per fare quattro chiacchiere.
Come abbiamo detto in premessa, la sua disponibilità è stata sempre totale e così gli abbiamo buttato lì la domanda delle domande:” Lei signor Pasquale Bove, accetterebbe di fare il Sindaco di Teano, cittadini permettendo?” La risposta non si è fatta attendere:“Onoratissimo e riconoscente per l’attenzione rivolta alla mia persona ma, sono un imprenditore venuto dal niente, ho costruito qualcosa di importante ma oggi la situazione economica si è fatta pesante e non potrei distogliere neanche un minuto dalla mia attività imprenditoriale”
-Si ma la crisi investe tutti, seguendo il suo ragionamento nessuno dovrebbe impegnarsi in politica.
“La politica. Questa è un’altra buona ragione per non accettare. Oggi a Teano la politica non si fa nel palazzo e neanche nei nel sottoscala. Bisognerebbe smetterla di parlare in nome e per conto di partiti che non hanno ultimamente dato risposte concrete ai tanti problemi che affliggono la nostra nazione”
-Questo vuol dire che ci sono le condizioni per coinvolgere quanti la pensano come lei, cioè mettere da parte le appartenenze e crearne una nuova: la città di Teano?
“Si , a mio avviso è questa la strada giusta ma, ciò non toglie che restano intatte le controindicazioni che riguardano la mia persona. Resta inteso che, se e qualora dovessi verificare che tra le tante chiacchiere e candidati che vengono pubblicizzati in quest’ultimo periodo, dovessi individuare una soluzione che mi convince, non farei mancare il mio personale contributo ma mai in prima linea, sempre a sostegno di qualcuno o qualcosa”
Non abbiamo potuto presentare un altro candidato a Sindaco ma almeno ci è stata data la possibilità di ascoltare un ragionamento per molti versi condivisibile, improntato a sano realismo e da una persona che, nelle occasioni cui è stato chiamato ad esprimersi, non ha mai mostrato la puzza sotto il naso.