Caro direttore,
come dice il proverbio:“ ‘O pparlà ‘nfaccia è fatto p’’amice.”
Ultimamente capita sempre più spesso di sentir dire che le persone debbano essere “pesate” in base al loro nucleo familiare e/o al network di amici che eventualmente possono influenzare.
Sembrerebbe che – il condizionale è d’obbligo – qualcuno si stia sbattendo come un pesciolino rosso prim’ancora di finire fuori dalla brocca.
Chiacchierando del più e del meno con qualche “compagno di merende”, anche lui ha avuto la medesima sensazione. Pare che per alcuni, interessarsi alla cosa pubblica, senza tornaconto, sia sinonimo di futura candidatura. Valle a capire certe logiche.
Addirittura, “la farfallina rossa”, quella stessa che da bambini “ci pizzicava ‘o musso”, riferisce che qualche giovane ram-pollo di “influencer sidicini” nel pieno delirio di onnipotenza tramandatogli evidentemente dal genitore, abbia esclamato: “ma che te vuo’ candida’? Ma quanta voti può purtà?”
Come nella logica dell’algebra binaria in cui il valore di un “1” varia a seconda del suo “peso” ovvero della sua posizione, ci sembra di capire che nella logica delle caste sidicine, il peso di un qualunque “quisque de populo” dipenda dal numero di voti che il medesimo potrebbe portare in dote in un’eventuale candidatura propria o in supporto a quella di qualche amico.
Questo ragionamento sul numero di voti in dote, secondo la logica tribale, potrebbe anche avere un senso. Ma ti chiediamo e ci chiediamo:
Ma se ti sei candidato tu, perché mai non potrei candidare anche io? Esiste forse un “consiglio degli anziani e/o dei saggi” a cui avanzare una tale eventualità secondo il modello Simba del Re Leone?
Nella “ ‘A livella”, il grande Totò recitava che: ….La casta è casta e va, si, rispettata, Ma Voi perdeste il senso e la misura…..
Sebbene la logica del giovane ram-pollo possa trovare una spiegazione, un fine, e ritenuta da chi scrive non condivisibile, è comunque da considerarsi quale pensiero da rispettarsi e meritevole di confronto.
I nostri genitori, prim’ancora del parlare ci hanno inculcato il rispetto verso gli altri, indipendentemente dal ceto sociale, dall’età e/o dal colore dei suoi capelli.
Ci teniamo a tranquillizzare il ram-pollo e l’intero entourage che non abbiamo alcuna mira di candidatura. Lo stesso dicasi per quei compagni di merende di prima. Non abbiamo notizie in tal senso.
Ma poi, se anche fosse vero, quale potrebbe essere il vostro problema?
Non possiamo che tranquillizzare quanti sono in apprensione in questa calura estiva. #estatesereni è l’hashtag consigliato per i vostri commenti.
In ultimo, ma non da meno una nota confidenziale ed amichevole verso quei vili che commentano con profili fake, ormai smascherati.
Fate gli uomini o le donne se siete tali. Firmatevi con nome e cognome.
Buone vacanze.
Luciano Passariello