Quella che stiamo per raccontarVi, è la storia di un Museo Scuola, e precisamente il Museo Scuola delle Scienze e delle Tecniche “Achille Sannia”. Già qualche anno fa, abbiamo avuto modo di parlarne. Esattamente poco più di 5 anni fa. Era il 12 ottobre del 2020, e chi scrive raccontò dalle pagine on line de Il Messaggio Teano, Il Museo Achille Sannia ed il suo Direttore.
L’ideatore e fondatore di questo Museo, è Vincenzo Iorio. Un personaggio eclettico, originario di Napoli e residente in quel di Caserta. Nel lontano 2015, Enzo come tutti lo chiamano, ebbe l’intuizione di realizzare il suo Museo Scuola nell’antico palazzo Sannia, incastonato nel centro storico di Morcone (CE), grazie anche alla lungimiranza dell’allora amministrazione comunale, che gli concesse l’edificio.
Entrando all’interno di quelle stanze, si restava affascinati dalla mole di strumentazioni presenti. Innumerevoli dispositivi funzionanti ed una collezione di insetti, minerali e piante. Tutto perfettamente conservato e rigorosamente catalogato.
Enzo, è un uomo che in tutta la sua vita non ha fatto altro che studiare e osservare la natura. Ed ancora oggi continua a farlo. Ama la scienza in genere. La sua estrazione è quella di un fisico, che si è occupato anche di chimica, tecnologie elettriche ed elettroniche, ed ha guardato con passione anche i campi dell’esoterismo e storia delle antiche religioni. Il tutto da autodidatta. Oggi, a 67 anni suonati, si definisce un uomo felice!
La passione per la tecnologia, le strumentazioni, i minerali, le piante e gli insetti in uno con l’accumulo di strumenti e cimeli scientifici unite alla volontà, quasi sfrenata, di comunicare con i giovani e con quanti assetati di conoscenza, furono la scintilla che dette fuoco a quella miccia che fece esplodere nella sua mente l’idea del Museo Scuola.
Al pari di un navigatore che in barca a vela affronta in solitaria il mare aperto, Enzo conosceva ad occhi chiusi la sua rotta, e con il vento a favore consapevole che quella navigazione sarebbe stata sicura tanto in acque calme quanto in acque mosse, del tutto in solitaria, realizzò il suo sogno, dando vita ad un’opera unica nel suo genere. Enzo è la dimostrazione lampante della celebre frase di Seneca “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.
Il suo obiettivo era, ed è, riuscire ad appassionare le persone alla scienza, con l’osservazione e la sperimentazione. Questo perché il suo Museo non era solo una mostra permanente di cimeli in esposizione, ma un vero e proprio laboratorio dove si poteva toccare con mano e sperimentare le leggi della fisica, della chimica, dell’elettronica e dell’elettrotecnica, del magnetismo e della luce con i suoi colori.
Di vocazione prettamente formativa, il Museo era dedicato alle famiglie ed alle scuole, diversificando i vari “percorsi” per fasce di età. L’offerta del Museo Scuola non aveva eguali in altre realtà museali. La struttura decisamente funzionale, grazie ai laboratori ed agli strumenti in essi contenuti, lasciava letteralmente di stucco i visitatori.
Quei verbi declinati al passato, non sono un caso, perché da poco meno di un anno quel Museo è tristemente chiuso. Senza più una sede. Il quotidiano Il Mattino nella sua edizione di Caserta del 12 novembre scorso, titolava “Le scienze cercano casa museo pronta consegna”. Da quelle pagine, Vincenzo Iorio ha lanciato un appello alle istituzioni affinché tutto quel materiale, oggi chiuso in degli scatoloni, non vada disperso. Lui non demorde, anzi si augura che qualche “Ente Buono ed Illuminato” manifesti la propria disponibilità ad ospitarlo.
Enzo pur di far Rinascere la sua creatura è disposto a donare all’Ente che offrirà una sede, i 300 mq di arredi e strumenti scientifici. E’ disposto a regalare tutta la collezione, ovvero il lavoro di una vita intera a chiunque gli dia una casa permanente. Pur di salvare quella che lui chiama “la sua missione”, è disposto anche a cambiare il nome del Museo, in onore del nuovo “genitore adottivo”.
Il giornalista del quotidiano casertano, Franco Tontoli, nel suo articolo si chiedeva: “Possibile che lo sforzo sovrumano di un museo-scuola della scienze realizzato da un solo uomo, fondamentale per i nostri figli, non riesca a scuotere i sensi di amministratori che dovrebbero tutelare il benessere delle comunità? Cosa ha sbagliato nella sua vita Vincenzo?». Vincenzo Iorio, certamente nulla. Caso mai chi guarda e passa davanti a un museo in estinzione continua a sbagliare. Parecchio.”
La cultura purtroppo non fattura. Dovrebbe invece essere da sprone per quanti “hanno a cuore il territorio”. In particolare di quelli stessi che oggi, più che mai, ti sorridono a trentadue denti e promettendo una soluzione a tutti i problemi, in cambio di una “X” su una scheda, mirano a governare e ad operare solo e soltanto per un loro tornaconto o per quello dei propri fedelissimi. Investire sulla cultura dovrebbe essere un MUST. Solo così si potrà sperare di avere in futuro una società migliore.
Ci uniamo dunque a quell’appello rivolto non solo agli amministratori, ma a quanti potrebbero aiutare Enzo a riaprire quel Museo.
Chi volesse approfondire l’argomento, può visitare il sito internet ufficiale del Museo all’indirizzo http://www.museoscuolamorcone.com o la sua pagina FB https://www.facebook.com/museoscuolamorcone/.
In alternativa, da qualche giorno, è attiva una sezione dedicata al Museo sul portale https://www.lucianopassariello.it/msas/. Sezione in via di sviluppo continuo, nata appunto per tenere alta l’attenzione sulla questione del Museo Scuola delle Scienze e delle Tecniche “Achille Sannia”, il cui ideatore, fondatore e direttore ricordiamo essere Vincenzo Iorio. Qui troverete parte delle informazioni presenti sul sito ufficiale, nonché tutte le attività che si stanno ponendo in essere, per ridare vita a quel sogno.
Grazie per l’attenzione
Luciano Passariello







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