dobbiamo necessariamente scomodarti dal relax e dalla pace delle tue brevissime ferie, ma nel nostro paesello succedono cose una dietro l’altra, che voi mortali nemmeno potete immaginare. Noi della tribù dei “millantatori di professione” abbiamo qualche quesito da porre.
Se Benigni e Troisi non avessero scelto Frittole come luogo di ambientazione del loro film Non ci resta che Piangere, dove il tempo si fermò al 1492 quasi 1500, sicuramente avrebbero optato per Teano. Quale migliore location? Saverio e Mario, durante il loro viaggio a ritroso nel tempo si ritrovano catapultati nell’anno 1492, nel periodo di Cristoforo Colombo. Anni in cui le condizioni igienico sanitarie non erano delle migliori. Corsi e ricorsi storici.
La psicosi della zanzara West Nile sta dilagando. Ogni nuovo caso viene riportato dai media ed enfatizzato tra allarmismo estivo vero e proprio e realtà. Un tempo Totò e Nino Taranto, avrebbero assunto il buon Pietro De Vico per andare a contare i piccioni. Oggi, si sprecano i contatori di zanzare…
Non siamo poi tanto avanti con gli anni, da poter essere classificati come anziani, ma se la memoria non ci tradisce una 50na di anni addietro, le strade erano regolarmente lavate e disinfettate con la creolina, dall’odore inconfondibile. Gli unici “pericoli” che ricordiamo erano rappresentati dai “pidocchi” nei capelli di noi ragazzi a scuola.
Ed allora ci siamo posti qualche domanda:
Ma il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), organizzato in “funzioni di supporto” in specifici ambiti di attività che richiedono l’azione congiunta e coordinata di soggetti diversi. Quella struttura di cui si avvale il Sindaco per coordinare interventi di emergenza che richiedono anche il concorso di enti ed aziende esterne all’amministrazione comunale, esiste ancora?
Ci chiediamo, a chi è deputata la responsabilità in materia di igiene e sanità pubblica, in modo particolare per le emergenze e la salute pubblica a livello comunale ? Chi può emettere ordinanze e/o prendere provvedimenti necessari per tutelare la salute dei cittadini?
Su radio social, piuttosto che sul sito istituzionale leggiamo testualmente:
omissis…….Le procedure di disinfestazione sono, da sempre, operate dall’ASL ed è per questo che ho chiesto informazioni ufficiali in merito. Se non dovessero rispondermi o dovessero emergere nuove esigenze particolari, valuteremo ogni azione possibile, compatibilmente con le competenze e le disponibilità dell’ente…omissis…
omissis……ho scritto ufficialmente alla Direzione Generale dell’Asl di Caserta, che dovrebbe essere competente in questi casi, per essere aggiornato sulle iniziative che si stanno adottando per prevenire la diffusione di questo insetto e del relativo rischio di infezione….omissis
E’ evidente che il covid non ha insegnato nulla, se non l’uso sfrenato di frasi tipo: “……..ho chiesto informazioni ufficiali in merito….”; “…Se non dovessero rispondermi…..”; “….dovrebbe essere competente in questi casi…….” .
Quello che ci sconvolge, è il totale silenzio di quanti sono al suo fianco e/o siedono tra i banchi della maggioranza. Per fortuna, da qualche scranno della minoranza tuona la vulcanica consigliera Mignacco che chiede a questa Amministrazione di attivarsi per un intervento straordinario e urgente di disinfestazione. Proprio come stanno facendo gli altri Comuni senza attendere.
Negli anni ‘40 e ‘50, uno degli insetticidi più utilizzati era Super Faust. Utilizzato dalle truppe Alleate e da certe popolazioni civili per il controllo degli insetti del tifo e della malaria durante la seconda guerra mondiale. Quell’impiego massiccio di DDT, come di altri insetticidi aumentò grazie anche alla comparsa di insetti resistenti al loro impiego. Aumentò altresì la concentrazione dei residui chimici del DDT e di altri insetticidi negli esseri viventi per via della progressiva accumulazione nella catena alimentare. E così, tra gli anni settanta e anni ottanta il DDT venne messo al bando nella maggior parte delle nazioni sviluppate.
Il muro del pianto che proporremo di erigere in una qualsivoglia zona del territorio sidicino – magari dove riposa il ceppo del pino – in luogo di qualche altro folle obbrobrio evidentemente da realizzarsi in piazza Sperandeo, degno quest’ultimo dell’ orribile manufatto realizzato e sussistente in Piazza Giovanni XXIII, registra forte l’eco della poesia “Non abbiamo soldi” che qualcuno da tempo recita a menadito, al pari del miglior bimbetto moccioso in piedi sulla sedia nel periodo natalizio al solo scopo di ricevere da parenti ed amici complimenti, applausi e magari qualche spicciolo.
Ed allora in barba a tutto e tutti, la nostra proposta prevede anche l’installazione di un mega porcellino, modello salvadanaio, dove chiunque potrà versare il proprio obolo, ovvero quella piccola offerta in denaro motivata da pietà o da devozione per tentare di ripianare le casse dell’Ente, che fanno acqua da tutte le parti. Pardon la parola “acqua”, di questo periodo, forse è meglio non utilizzarla.
E mentre la zanzara ringrazia chi dovrebbe operare con celerità ed invece attende, segnaliamo che la femmina di questo insetto inizia lo sviluppo delle uova con un processo chiamato ovogenesi. La loro deposizione avviene dopo qualche giorno dalla nutrizione che coincide con l’assunzione di sangue. In condizioni ambientali ottimali, le larve escono dalle uova dopo circa 2-4 giorni. Successivamente si trasformano in pupe, per poi diventare zanzare adulte. Solitamente, le zanzare depongono le uova nell’acqua, su superfici umide o parzialmente bagnate. Aree con acqua ferma. La durata della vita di una zanzara adulta varia a seconda del sesso e della specie: i maschi di alcune specie vivono circa dieci giorni, morendo poco dopo la riproduzione, le femmine vivono mediamente due settimane o qualche mese, anche in questo caso in base alla specie di appartenenza.
West Nile o meno, sarebbe buona cosa rispolverare quella sana abitudine della disinfestazione programmata dei luoghi, secondo l’agire del buon padre di famiglia.
In ultimo, ma non da meno, per gli amanti del vintage, corre l’obbligo ricordare cosa recitava una pubblicità dell’epoca dell’insetticida poi bandito: Non addormenta, fulmina!
Luciano Passariello