Amaro risveglio per Teano, che da ieri vive una situazione al limite del grottesco: gran parte della città è senz’acqua, tra rubinetti a secco, scuole nel caos e famiglie abbandonate a se stesse.
Il sindaco, anziché affrontare con decisione un problema tanto grave e vitale, ha pensato bene di pubblicare post sui social, arrivando perfino a dichiarare che il ripristino totale non era possibile per non intralciare la manifestazione “Antichi sapori e mestieri”. In altre parole: prima la passerella folkloristica, poi i bisogni essenziali dei cittadini.
Questa mattina, intanto, Teano si è svegliata ancora senz’acqua e il panico è esploso sui social: genitori confusi, studenti lasciati allo sbando, messaggi WhatsApp attribuiti alla dirigente scolastica che scoraggiavano la frequenza a scuola. Alla fine si è parlato di un orario ridotto, ma solo dopo numerosi solleciti da parte dei cittadini.
Il sindaco, in ritardo, ha annunciato che la ditta “sta lavorando” e che, d’accordo con i dirigenti scolastici, si cercherà di “salvaguardare la scuola”. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: una città ostaggio della cattiva gestione e dell’improvvisazione, dove a pagare sono sempre gli stessi, i cittadini.
È semplicemente inaccettabile che, nel 2025, una comunità rimanga senz’acqua potabile per più di 24 ore, senza un piano di emergenza, senza soluzioni alternative, senza una comunicazione chiara. Ciò che doveva essere gestito con serietà è stato trasformato nell’ennesima farsa politica.
Oggi la città non è solo senz’acqua: è senza organizzazione, senza attenzione, senza una guida all’altezza.
La Redazione