L’evocazione della figura di suor Maria Raffaella del Santissimo Sacramento, riporta alla memoria il responsorio della liturgia del venerdì santo:
Ecce quomodo moritur justus: Ecco come muore il giusto.
Dora nasce il 19 novembre 1933 a Vezzara di Conca della Campania da Raffaele Sangiovanni e Gemma Amato. Primogenita di una famiglia numerosa, Agostino, Pasqua, Mario Umberto, Osvaldo e Amalia, fu battezzata il 3 dicembre dello stesso anno nella parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo.
Avendo vissuto la grazia del battesimo con semplicità e fino in fondo, scelse di seguire Cristo più da vicino per dedicarsi a Lui con cuore indiviso.
Il 19 settembre 1959 entra nel Monastero Santa Caterina di Teano, iniziando nel medesimo giorno il suo Postulato regolare. Veste il santo abito il 21 marzo 1960, assumendo il nome di sr. Maria Raffaella del Santissimo Sacramento. Il 27 aprile 1961 emette i voti temporanei e si consacra definitivamente al Signore il 2 maggio 1965. Per tutta la sua vita ha osservato fedelmente la Regola di san Benedetto e ha vissuto con ardore il carisma di Madre Mectilde de Bar.
Sempre docile e obbediente ha svolto con tanta fedeltà, generosità, spirito di fede e di carità, i suoi doveri in maglieria, lavorazione delle ostie, infermeria, portineria, centralino e soprattutto in coro coprendo anche l’ufficio di Primo cantore.
Nel 2011 una prima caduta in coro le provocò una frattura al femore obbligandola a letto per vario tempo; di lì a poco una seconda caduta la costrinse per sei anni su una sedia a rotelle. Tutto ciò non le ha impedito di continuare a servire il Signore nella comunità, partecipando con generosità, puntualità e rinnovato slancio allo svolgimento di tutta la giornata monastica. Difatti, la comunità monastica ha potuto beneficiare del dono della sua attiva e gioiosa presenza fino alla ricreazione dell’ultima sera.
Va ricordato che Suor Raffaella nutriva un amore particolare per la santa Chiesa e in modo speciale per il Pastore della sua diocesi, per i sacerdoti ed i diaconi, per i quali offriva tutti i piccoli disagi della sua vita di anziana. Così, nel silenzio del chiostro, generando frutti preziosi di grazia e di misericordia, è diventata nella Chiesa e per la Chiesa cuore orante, custode di gratuità e di fecondità apostolica.
A ricreazione amava raccontare episodi della sua fanciullezza e parlava volentieri e con gratitudine dell’educazione ricevuta presso la sorella di don Mariano Trapani.
La nostra consorella ha avuto la possibilità di rivedere quasi tutti i suoi familiari nel corso dell’anno ed anche vecchi amici venuti dal Canada a salutarla proprio nell’estate 2018.
Il 9 settembre la presenza della Nostra Reverenda Madre Priora Madre Raffaella Brovelli, insieme alla Madre Presidente Madre Maria Ester Stucchi, a Madre Maria Renata, già Presidente della Federazione e a suor Bianca furono per suor Raffaella fonte di letizia e di profonda riconoscenza.
Il 12 settembre 2018 è spirata col dolce nome di Maria sulle labbra e nel cuore. Con il santo rosario in mano e con l’espressione serena del volto, suor Raffaella si è addormentata nel Signore, varcando la soglia dell’eternità. La nostra Abbadessa celeste la introduceva così nel regno di luce e di pace del suo Figlio, all’età di 84 anni, 57° della sua professione monastica.
Il 14 settembre, festa dell’esaltazione della Santa Croce, alle ore 10.30, nella chiesa del monastero si è svolta la celebrazione esequiale presieduta dal Vescovo e Pastore della nostra diocesi, mons. Giacomo Cirulli. Hanno concelebrato mons. Arturo Aiello vescovo di Avellino e padre Mario Umberto Sangiovanni, il suo fratello salesiano. La presenza di ventisei sacerdoti, di tre diaconi e tre ministranti, nonché le tantissime persone accorse per rendere l’ultimo omaggio ha ulteriormente arricchito la celebrazione.
Grazie a sr. Raffaella per la sua testimonianza e per la sua vita nascosta in Dio e immersa nella preghiera costante per la Chiesa e per il mondo.
Antonio De Simone