Certo, se uno solo ripensa alle immagini dei disastri che la televisione ci ha propinato in questi ultimi giorni, procurati da frane, piogge, bombe d’acqua, straripamenti di torrenti e fiumi, montagne che scendono a valle, case invase dal fango o case addirittura distrutte per il cedimento dei muri, insomma scene che ci sono rimaste impresse nella mente e per alcune disgrazie anche nel cuore. Certo è che se uno osserva queste
foto, scattate il 19 novembre, che ritraggono i nostri uomini della Protezione Civile che si danno da fare per pulire le cunette che fiancheggiano il ponte detto degli Svizzeri, che puliscono alcune grate otturate che impedivano il deflusso delle acque, può anche sorridere immaginando che forse tutto sommato non sono questi i pericoli.
Ed invece non è così. I pericoli del nostro sistema idrogeologico sono nascosti ovunque, anche un piccolo rivolo d’acqua se mal canalizzato può generare ingrossamento di torrente e questo di fiumi e così via. Non siamo esperti ma preoccupati di quanto sta accadendo in ogni parte della nostra nazione, si. Ed allora ben vengano questi baldi giovani ad eliminare tutto ciò che normalmente dovrebbe essere eliminato.
Merito agli uomini della Protezione Civile guidati dall’ottimo Nicola Faella ma sollecitati intelligentemente, anche attraverso la sua presenza fisica, dall’assessore Vincenzo Tranquillo.
Rosa chirico