Come se non bastasse la precarietà e la ormai ridotta funzionalità della struttura Ospedaliera di Teano, come se non bastasse la sensazione, anzi la quasi convinzione che sia stata già decisa la sorte del nostro Ospedale al di là dell’uso delle parole “temporanea” oppure “razionale” oppure “economicità”, come se non bastasse che alcuni cittadini in rappresentanza di una intera popolazione si siano mossi per raggiungere Caserta e sfilare con la stessa disperazione che si legge sui volti dei tanti partecipanti ai numerosi cortei che sfilano in continuazione per le strade di Caserta, per la difesa del posto di lavoro o peggio per un lavoro che non hanno più.
Come se non bastasse l’ipocrisia di chi continua a speculare politicamente su di una vicenda triste e misera e qui vogliamo essere chiari ci riferiamo a chi accusa e poi si nasconde ed a chi invece tace, a quegli uomini che non sono liberi perché tacciono o intervengono a seconda degli interessi della propria parte politica.
Come se tutto questo non bastasse i distributori di veleni sono presenti anche all’interno della struttura, tra coloro che per primi dovrebbero invece dare il massimo contributo e partecipare combatti per difendere ciò che è difendibile, come si fa sulle barricate ed invece continuiamo a registrare una lotta interna tra le sigle sindacali, tra i singoli sindacalisti, tra i dirigenti e la struttura, insomma uno spettacolo assolutamente indegno.
E’ di oggi la lettura di una "Richiesta di indagine interna relativa ai comportamenti del Direttore Sanitario" richiesta inviata dalle sigle sindacali CISL,UIL, FIALS, FSI, le stesse che stanno conducendo una strenua lotta per difendere quel che resta della struttura ospedaliera e ancora contro il Direttore Sanitario Borrelli, già destinatario, in precedenti occasioni, di documenti pesantissimi in cui venivano richiamate specifiche sue responsabilità che avrebbero dovuto essere sottoposte al vaglio dei Commissari Provinciali.
Il documento che circola tra gli addetti ai lavori, è forte e coinvolge anche l’unica sigla sindacale (CGIL) che fino ad ora non ha preso posizione contro lo smantellamento e non ha ritenuto neanche di far pervenire, non alla stampa, ai cittadini , uno straccio di motivazione per spiegare ciò che ancora oggi sembra inspiegabile.(Era stata prima convocata, poi rimandata e poi definitivamente annullata una conferenza stampa che avrebbe dovuto chiarire la posizione del Dottore Borrelli e della stessa CGIL– Sarebbe stata utile per spiegare almeno le motivazioni dei tanti spostamenti, promozioni e provvedimenti vari che avevano provocato le ire delle altre sigle sindacali).Comunque non sarebbe mai troppo tardi fare chiarezza.
Secondo le sigle sindacali firmatarie del documento inviato ai tre livelli Commissariali Provinciali, all’interno della struttura ospedaliera si continuerebbe a gestire l’organizzazione sanitaria con criteri assolutamente contestabili sia sotto l’aspetto formale che sostanziale. Abusi e irregolarità che si ripetono, personale spostato per gravi responsabilità rimesso al proprio posto, si ipotizza una incapacità di fondo del dottore Borrelli ad esercitare la funzione e si prospetta anche la possibilità che lo stesso torni a ricoprire il ruolo di anestesista, ruolo attualmente scoperto in organico.
E se per caso questa situazione di conflittualità interna fosse opera di un regista occulto per creare situazioni di ingovernabilità tali da far dire a qualcuno che, in queste condizioni, i vertici non si possono assumere la responsabilità di garantire neanche quel poco che c’è rimasto?
Insomma una brutta vicenda e, cosa ancora più grave, è che non è ancora finita.
Antonio Guttoriello