Non sappiamo più a cosa attribuire questo stato comatoso della Città di Teano. Attendiamo da mesi, ormai anche da anni, di vedere se qualcosa che “E pur si muove!” (Galileo Galilei). Macché! Torpore, sonnolenza, siesta perenne, asfissia e generale indolenza. Allora, come negli anni ’70 quel nostro carissimo amico, coetaneo e concittadino attribuiva, secondo una sua teoria, all’acqua potabile delle nostre sorgenti l’insorgenza di tante malattie della mente, oggi, forse, anche noi dobbiamo rifarci alla geologia e sue manifestazioni. Vuoi vedere che la causa di questa atrofìa fisica e mentale è causata dalla inalazione passiva ed involontaria di qualche gas soporifero proveniente dalle viscere del vulcano di Roccamonfina. D’altronde è da mesi ormai che si susseguono scosse telluriche nel suo raggio di azione. Tra le sostanze anestetizzanti più sicuramente troviamo il protossido di azoto, l’alotano, il ciclopropano, il cloruro di etile, l’enflurano e l’isoflurano. Ma sicuramente quello ancora più diffuso è il cloroformio, che, oltre ad indurre un sonno profondo è estremamente tossico per l’organismo umano. Un sonno che caratterizza non solo tutto il contesto, bensì ancor più i (G)overnanti, gli (A)mministratori, gli (A)ssessori (chi sono costoro?), i (R)appresentanti della (P)olitica tutti, nessuno escluso. Facciamo qua, facciamo là. “M’o vveco io”!
Non stiamo qui ad enumerare per l’ennesima volta tutti i record battuti nelle varie tematiche locali, dalla sanità, alla situazione idrica; dal commercio, alla viabilità; da strani e misteriosi nuovi posizionamenti partitici; da fughe in avanti di nuove/vecchie candidature alla sindacatura prossima ventura; cose per le quali avremo modo di dettagliare minuziosamente e con dovizia di particolari. Così come oggi siamo costretti a fare rispetto alla condizione pietosa in cui versa il patrimonio storico immobiliare della Città di Teano. Ultimo in ordine di tempo è lo sbarramento alla viabilità (si presume anche quella a piedi) attraverso Vico I° San Giovanni. Uno sbarramento che non permette, ad esempio, a persone disabili di essere trasportate con un automezzo, ma costrette a raggiungere Piazza della Vittoria su carrozzelle di fortuna sotto tutte le intemperie possibili e immaginabili. Soluzioni? Facciamo qua, facciamo là. “M’o vveco io”! Vogliamo parlare delle reti dei pescatori messe ad asciugare lungo tutto il muro di sostegno di Via Roma? Una strada di collegamento al Centro Storico (Storico!) che evidentemente costeggia il “porticciolo romano” di Teano? Facciamo qua, facciamo là. “M’o vveco io”!
Vogliamo parlare ancora del “ponte dei sospiri” del “canal grande” Corso Umberto I di Teano”? Facciamo qua, facciamo là. “M’o vveco io”! Vogliamo parlare delle “cinture di sostegno” della “torre pendente” di Teano, il cinquecentesco Campanile dell’Annunziata? Facciamo qua, facciamo là. “M’o vveco io”! E, allora, parafrasando il Manzoni: “Teano, Ei fu. Siccome immobile, Dato il mortal sospiro, Stette la spoglia immemore. Orba di tanto spiro, Così percossa, attonita….”. Ma, siccome “Non si muove foglia che Dio non voglia”, sicuramente tutto ciò è da attribuirsi a quella geologia e sue manifestazioni che produce questa atrofìa fisica e mentale causata dalla inalazione passiva ed involontaria di qualche gas soporifero proveniente dalle viscere del vulcano di Roccamonfina. Altrimenti tutto ciò non si giustificherebbe altrimenti. Ed è per questo che non possiamo fare a meno di giustificare e, quindi, assolvere tutti i (G)overnanti, gli (A)mministratori, gli (A)ssessori (chi sono costoro?), i (R)appresentanti della (P)olitica tutti, nessuno escluso. Facciamo qua, facciamo là. “M’o vveco io”! Non ci resta, quindi, di sottoporre tutti questi al trattamento in camera iperbarica, un approccio terapeutico che consiste nell’utilizzo di ossigeno puro all’interno di una stanza chiusa, a pressione aumentata di circa 2–3 atmosfere, con lo scopo di aumentare i livelli di ossigeno nel sangue e nei tessuti. Questo trattamento è infatti in grado di provocare iperossiemia, ovvero aumento di ossigeno nel sangue, e iperossia, ovvero aumento di sangue nei tessuti. Che dite….“M’o vveco io”?
Pasquale Di Benedetto