il risveglio culturale e partecipativo che da qualche tempo coinvolge molti nostri concittadini. Soprattutto il loro impegno naturale ed interiore nel cercare sensazioni da condividere, ma anche la volontà e la capacità di concretizzarlo in testo scritto e di affidarne il giudizio ai lettori.
Da poco si è aggiunta al novero Marisa Berardi, la cui recente pubblicazione, “Nulla accade per caso”, è possente espressione di quanto sopra esposto.
Già il titolo è inquietante, premonitore di involontario ridimensionamento di ogni libero arbitrio, e di forzosa accettazione di un destino che non conosciamo, ma che è dentro di noi e che ci porterà a “divenire ciò che si è”: a prescindere da ogni nostro sforzo.
In fondo, si badi bene, non una negatività, ma la certezza di una naturale unicità da rispettare e da assecondare, vista la impossibilità di modificarla.
Un libro senz’altro “intricante”: da leggere.
Claudio Gliottone