Dopo che stiamo assistendo da tempo ad una pericolosa china in cui sta scivolando l’antica Città di Teano, umiliata, sfregiata, bistrattata ed offesa, aiutati dalla nostra incompetenza amministrativa, dalla nostra riconosciuta arte della “millanteria”, proviamo a registrare e ad analizzare quanto è successo con l’ultimo rogo ai danni della salute pubblica, dell’ambiente e dell’economia agricola di Teano. Ricorderanno i nostri sparuti lettori quanto scrivevamo nel nostro ultimo “Quando la monnezza “puzza” dalla testa” del 29.08.2025? Ricorderanno quando invitavamo gli elettori a riflettere bene sui programmi dei vari schieramenti politici e le relative conseguenze con le proprie scelte? Ebbene, non sono passati che cinque giorni da quell’invito che, oggi, possiamo affermare che avevamo visto giusto sui nostri timori. Tanto riferendoci ai disastri sulle scelte relative al recupero e smaltimento dei rifiuti. “Vergogna in Campania. Tra Fico e De Luca è già guerra della “monnezza”. Prime minacce di “sfiducia” sull’inceneritore”, così, oggi titolano i Giornali nazionali sulla coalizione che vedrà impegnata l’area verdi-sinistra per le imminenti elezioni regionali. E, da parte di De Luca, infine un commento su Roberto Fico che vuole chiudere l’inceneritore di Acerra: “Il tema dell’autonomia energetica è uno dei temi essenziali per lo sviluppo dell’Italia e del sistema produttivo. La necessità di avviare con convinzione la ricerca, di prepararsi al futuro e di avviare un dibattito pubblico, il più ampio e trasparente, è ineludibile. Il termovalorizzatore sta bene dove sta”. Dopo queste parole, il povero Fico, contrario da sempre all’inceneritore, come farà a fare il candidato del “campo largo”? Ovvero, per sintetizzare, l’(A)mministrazione di Teano, smaccatamente di centro-sinistra, come si colloca rispetto al recupero e smaltimento dei rifiuti? Farà una scelta chiara, o si imbarcamenerà tra De Luca, pro inceneritori, e Fico, contrario agli inceneritori? Non sono scelte di poco conto, poiché da queste scelte si tuteleranno o non si tuteleranno la salute pubblica, l’ambiente e l’economia agricola anche di Teano (vedi Contarda Palmieri). E se a tutto ciò aggiungiamo che abbiamo dovuto riscontrare la sola presenza, partecipazione e coinvolgimento del (S)indaco di Teano in tutte le fasi del catastrofico incendio di Energie, la cosa ci è ghiotta per registrare…. fin dall’inizio di questa (A)mministrazione la totale assenza degli (A)ssessori per ogni tematica e/o iniziativa comunale. Il (S)indaco, uomo solo al comando?
E, visto che la Delibera di nomina degli (A)ssessori prevedeva l’individuazione di Giuseppe Esposito, Laura Laurenza, Marco Matano e Maddalena Bovenzi, chiediamo anche attraverso l’ausilio delle foto “segnaletiche” se qualche Concittadino li abbia mai intravisti all’orizzonte, se abbia mai udito qualche loro parere sul disastro o se abbiano proposto qualche soluzione per il dramma vissuto dai Cittadini o degli Agricoltori. Oltre a loro, naturalmente non dobbiamo dimenticare coloro che detengono le varie Deleghe! Deleghe che ricordiamo sono strettamente attribuite per Progetti o specifici Mandati a tempo. Inoltre, ognuno per le proprie “competenze”, di grazia cosa hanno proposto, cosa hanno prodotto in questi tre anni per giustificare quello che noi continueremo a definire “reddito di cittadinanza”? Il pericoloso sottovuoto della politica teanese? “Eh, so’ ragazzi!”. Badate bene, l’amministrare ed il governare un comune sono attribuzioni di alta responsabilità, non solo giuridica, bensì anche sociale nel senso più stretto di sociologico. Na vanno di mezzo il futuro dei giovani, delle famiglie, delle attività produttive, della preservazione della storia, del futuro di una intera comunità della salute pubblica del rischio di anomìa (?) della collettività. Non si può delegare tutto ciò a degli improvvisati, a degli inesperti, a dei parvenus, a degli irresponsabili, a degli immaturi, a degli imberbi, a degli apolidi. Non si può delegare tutto ciò a dei “caporali di giornata” buoni solo a percepire una diaria a mo’ di rimborso spese per il solo appellativo di (A)ssessore. Perciò, chiediamo anche attraverso l’ausilio delle foto “segnaletiche” se qualche Concittadino li abbia mai intravisti all’orizzonte.
Pasquale Di Benedetto