Caro direttore,
abbiamo atteso qualche giorno prima di scrivere su quella che, a nostro modo di vedere, ci è parsa come l’ennesima debacle per la nostra comunità. Oggi sembra essere tornato il sereno e splende un bel sole malato. L’ossimoro calza a pennello. Ma, ci e ti chiediamo: tutto questo non poteva essere evitato? Bolle forse qualcos’altro in pentola ?
Contare fino a 100 prima di parlare, nella fattispecie scrivere, è la regola che ci hanno insegnato da piccini, secondo il credo delle Parole Poco Pensate Portano Pena Perciò Prima Pensare Poi Parlare. Questa norma non scritta, detta regola delle 10 P, cade, come si suol dire a fagiulo per qualche mio “compagno di merende carbonaro” che, leggendo, starà sicuramente sghignazzando.
La targa rappresentativa delle 10 P, è stata posta nel ‘600 a Leuca Piccola, presso il Santuario di Santa Maria di Leuca del Belvedere a Barbarano del Capo in provincia di Lecce (da un post dell’amico Antonio De Simone).
Abbiamo provato a ragionare tra il serio ed il faceto. Nessuno si senta offeso, La storia siamo noi (FdG).
Qualche giorno fa, rint ‘a cuntrora, mentre ci eravamo quasi appisolati, il telefono improvvisamente trilla. Dal suono si capisce che è un messaggio. Maronn che paura!! Ma poi faccette anima e curaggio! Dai social arrivava un triste comunicato: quest’anno niente festa del cioccolato! La colpa non è nostra per carità!!! Cu chille che amministrano, ve l’avita piglia’! …….ed ancora ………. La cifra è assai pesante. 3milacinquecento evr so’ tante. Nuje nunn ‘e tenimmo, che putimm fà? Sul na fetente ‘e pec avvimm penzato e manná!!
Com’è ormai noto, venerdì 5 settembre dalla propria pagina FB la Pro Loco Teano “Teanum Sidicinum” informava che CioccolaTeano 2025 quest’anno non si sarebbe svolto. A seguire una lunga e dettagliata motivazione condita con la storia della pregevole manifestazione. Il post in brevissimo tempo diventava subito virale. Condiviso da tanti, rimbalzava tra le varie testate giornalistiche locali, che com’è d’uopo ne davano tempestiva notizia.
Iniziava così una cruenta guerra tra guelfi e ghibellini, patrizi e plebei, senza sconti di sorta. Tra conferme e smentite da parte di tutto e tutti. Accuse più o meno velate, con netta divisione tra le varie tifoserie. In mezzo alle due dei contendenti, quelle di quanti non sono a favore di nessuno, consapevoli che l’unica cosa certa è, l’ennesimo schiaffo in faccia ai cittadini, dopo quel dannato rogo. Per la serie: non facciamoci mancare nulla!
Così come i salmoni, abbiamo provato a risalire la corrente, ascoltando non una, non due ma diverse campane. Direttamente alla fonte, senza dare retta ad inutili parole veicolate sui social. Ci siamo confrontati con qualche amico, ben più informato di noi, che ringraziamo per le preziose informazioni che ha voluto condividere. Poco importa chi sia, lui capirà.
La musica è orecchiabile quando è d’orchestra, altrimenti diventa solo e soltanto uno stridente rumore, piuttosto che una gradevole armonia. L’AI ci suggerisce che il termine “armonia” …..“si riferisce all’accordo e alla concordanza di elementi diversi, come suoni, sentimenti, opinioni o parti di un quadro, creando un senso di piacere, equilibrio e coerenza.” ……
Orbene, dalla finestra di osservazione aperta sulla nostra piccola comunità, chi scrive magari sbagliando, da tempo nota l’assoluta mancanza di quell’armonia sopra citata. Quello che gli occhi vedono, è un quadro tragi-comico che con un briciolo di buona volontà da parte di tutti, unito ad un senso di responsabilità, potrebbe ritornare ad essere un’opera d’arte dal valore inestimabile.
Una premessa è d’obbligo: non siamo sostenitori di quanti attualmente siedono tra gli scranni di palazzo San Francesco. Non li abbiamo votati. Non condividiamo il loro modo di fare. Nemmeno di quelli all’opposizione. Bella e sacrosanta quest’ultima che diventerebbe pure fantastica, se alle critiche facessero seguito proposte fattive e risolutive. Ma noi siamo solo dei poveri visionari.
Dopo tante discussioni e levate di scudi la manifestazione si farà, con buona pace di tutti! chi avut – avut, pur chi a rat – a rat – a rat, scurdammc o passat simm ‘e Napl paisà.
Per fugare la curiosità del diavoletto che vive in noi, per capirci qualcosa, abbiamo rivolto qualche domanda tanto ai vertici della Pro Loco, nella persona del presidente pt sig. Gianluca Izzo, quanto alla dott.ssa Maddalena Bovenzi, assessore comunale esterno con delega al Centro Storico e ai Borghi. Li ringraziamo fin d’ora per averci dedicato parte del loro prezioso tempo. In parte il gentile Gianluca ci ha chiarito alcuni dubbi nella sua diretta, ed abbiamo ritenuto opportuno non insistere su altri argomenti visto che poi “giurin giurello, l’amore è bello” sembra abbiano fatto pace.
Ci avrebbe fatto piacere, per la precisione, come avrebbe chiosato l’ esperto Massimo Alfredo Giuseppe Maria (Quelli che il calcio 1990) che sapeva tutto di campionati, squadre, calciatori e che si definiva “…tassonomico e non nozionistico…” e che concludeva ogni descrizione con il tormentone “Tutto questo, per la precisione”.
Ingenuamente ci siamo chiesti perché mai non si è pensato in tempi non sospetti, di chiedere in prima battuta, come in un famoso gioco, l’aiuto del pubblico in uno con quello da casa? Si sarebbe forse evitato tutto questo? Il popolo avrebbe risposto nel medesimo modo? Vogliamo immaginare, che da tempo si conoscevano gli importi. E allora pcché se song rotte ‘e giarretelle resterà forse un mistero, nemmeno poi tanto velato.
Ma ormai non importa più a nessuno. Attendiamo tutti di fare scorpacciate di cioccolato.
La manifestazione lo scorso anno è stata catalogata come di interesse pubblico. Bene, per questo tipo di eventi, se non siamo in errore, l’obbligo di retribuire il personale della polizia municipale riguarda le manifestazioni prive di tale interesse. Perché nel 2025 non è da considerarsi tale ? Quella catalogazione ha forse una scadenza come gli yogurt ?
La risposta dell’assessore è stata:
“Per l’amministrazione è fondamentale supportare l’attività delle associazioni. Al momento, purtroppo, non abbiamo risorse economiche adeguate per predisporre un contributo in denaro a sostegno delle manifestazioni, quindi, ci adoperiamo sempre per mettere in atto le possibili azioni di facilitazione in termini organizzativi, cercando di venire incontro alle difficoltà che ci vengono presentate, e fornendo soluzioni accettabili. Per quello che è concesso, si cerca sempre il giusto equilibrio tra le richieste delle associazioni e le necessità amministrative, sempre, per tutte le associazioni e per tutte le richieste di manifestazioni sul territorio. E sono tante, per fortuna. Se c’è una facilitazione perseguibile anche in questo caso, sicuramente sarà quella da perseguire e per la quale ci adopereremo. In merito alla questione relativa allo scorso anno, il provvedimento era stato appena adottato e le altre manifestazioni svolte nel corso di quell’anno non avevano fatto i conti con questa novità. L’amministrazione quindi ha ritenuto opportuno trovare una soluzione per mettere tutti nelle stesse condizioni e non sfavorire nessuna manifestazione, ribadendo che dall’anno successivo, purtroppo, tutti ne avrebbero dovuto tenere conto. Partendo, chiaramente, dal presupposto che tutti gli eventi proposti da tutte le associazioni sono da ritenersi di interesse pubblico
Abbiamo poi chiesto:
Non sarebbe più utile per tutti, ad inizio anno con le varie associazioni, programmare gli eventi che si susseguono nei mesi, definendo in modo chiaro e semplice le linee guida e le tempistiche per l’inoltro delle domande ?
Certamente. In realtà esiste un regolamento, esiste da più di due anni, proprio per regolamentare l’organizzazione delle attività con le associazioni. È un regolamento spiegato e condiviso più volte, nel corso delle riunioni con le associazioni, dedicate appositamente alla condivisione del regolamento. Secondo il regolamento, le associazioni che operano sul territorio comunale devono innanzitutto iscriversi all’albo comunale, perché questo ci consentirebbe di censirle, poi entro il 31 maggio di ogni anno devono inviare un calendario delle attività che intendono svolgere, in modo da facilitare la programmazione degli eventi sul territorio e il disbrigo delle azioni amministrative connesse. In realtà, per i primi due anni di regolamentazione (che è ancora in vigore chiaramente) solo due associazioni hanno richiesto l’iscrizione all’albo e hanno inviato la loro programmazione. E le associazioni che operano sul territorio sono molto più di due. Diciamo che l’iscrizione all’albo dovrebbe essere una prerogativa fondamentale per attivare qualsiasi richiesta
Abbiamo insistito sull’argomento
Quante associazioni sono ufficialmente censite presso l’Ente, se esiste un albo, e ove mai non esistesse perché non si realizza ? Che lei sappia, sono tutte in regola? O parliamo di semplici comitati e similari?
In realtà, per i primi due anni della regolamentazione di cui sopra (che è ancora in vigore chiaramente) solo due associazioni hanno richiesto l’iscrizione all’albo e hanno inviato la loro programmazione. E le associazioni che operano sul territorio sono molto più di due. Diciamo che l’iscrizione all’albo dovrebbe essere una prerogativa fondamentale per attivare qualsiasi richiesta. Il regolamento prevede la possibilità di iscriversi all’albo comunale solo se si è in regola, fornendo statuto, codice fiscale, numero degli iscritti e progettualità. Noi da “cattivelli” avremmo aggiunto anche le rendicontazioni economiche degli ultimi anni……
Abbiamo poi chiesto: è così difficile una collaborazione tra Ente ed Associazioni?
No, assolutamente. Le associazioni sono la linfa vitale della comunità e il Comune riconosce pienamente il loro ruolo e l’importanza dell’attività che svolgono e per questo che sostiene sempre, anche quando è davvero faticosissimo, il loro lavoro.
Abbiamo registrato la disponibilità di tutti da una parte e dall’altra a trovare la famosa quadra.
Nel frattempo è sicuramente da segnalare la vicinanza alla ProLoco dei cittadini, che è stata encomiabile. Ci auguriamo che in tanti dopo aver promesso, procedano ad inoltrare il proprio contributo, sempre più convinti che lo Scoglio non siano stati solo quei € 3’585,12. Il primo cittadino ci perdonerà per questo gioco di parole.
Le Pro Loco sono classificate dall’ AI, come “quelle associazioni di volontari senza scopo di lucro che lavorano per promuovere, tutelare e valorizzare un territorio, la sua storia, le sue tradizioni, la sua cultura e i suoi prodotti tipici. Organizzano eventi turistico-culturali, gastronomici e folcloristici, forniscono informazioni ai visitatori, e collaborano alla crescita sociale della comunità locale”. Con loro, per fortuna, esistono tante altre associazioni che con testa bassa e spalle dritte, superando ogni ostacolo, puntualmente ogni anno migliorano i propri eventi, richiamando a Teano migliaia di persone. In tante nascono come i funghi. Tra queste, alcune, totalmente inutili perché frutto della sola bramosia di taluni che pensano di sfruttarle per un proprio tornaconto e pur di apparire, come mi avrebbe suggerito il confidente di prima “si adeguano ad una cultura parassitaria, ben diversa da quell’associazionismo produttivo svincolato dalle prebende comunali. Una cosa futuristica che vive nella sola testa di pochi, compresi due visionari come me e te”.
Caro direttore, un ultimo dubbio non ci fa dormire:
possibile mai che in un paese dove tutti si conoscono, non ci sia mai stata l’occasione tra la parti di incontrarsi anche in modo informale e discutere ? Eppure quelli della ProLoco ne sono tanti. Altrettanti quelli della maggioranza. Nientedimeno pure Garibaldi, dopo Mille peripezie s’incontrò con Vittorio Emanuale II a Teano. Avrebbe potuto farlo anche altrove……
Nuntio vobis gaudium magnum habemus papam: con buona pace di tutti Cioccolateano 2025 si terrà.
Buona festa a tutti con moderazione……..attenzione alla cacarella!
Luciano Passariello