Potrà sembrare incredibile. Ma succede anche questo.
Nello scorso mese di settembre un gruppo di cittadini, residenti nella zona della rotonda a Teano Scalo, lamentarono il continuo allagamento dell’incrocio. Cittadini stufi di spalare acqua e detriti, che si accumulavano durante le giornate piovose. Foglie e materiali vari che trasportati dalla grossa mole d’acqua piovana, proveniente principalmente da Viale Ferrovia che non presenta cunette di raccolta, finiscono per ostruire le piccole griglie presenti all’incrocio.
Le griglie risultavano inadeguate alla grossa quantità d’acqua da far defluire. Acqua che a volte supera anche il marciapiedi. In queste condizioni l’incrocio diventa un lago di acqua e fango, mettendo in seria difficoltà anche il traffico stradale.
Capita allora che i cittadini come Vittorio Sollo, muniti di stivali e pale, si mettono all’opera durante i temporali per scongiurare l’allagamento delle loro abitazioni.
A questo punto viene il bello. Durante i lavori di ampliamento del cimitero cittadino, si presenta la necessità di dover canalizzare le acque piovane. Allora la decisione di scavare lungo il muro perimetrale e interrare un tubo che riversa l’acqua indovinate dove? Sulla sede stradale di viale ferrovia. Acqua che scorrendo sulla strada andrà ad intasare maggiormente le griglie della rotonda di Teano Scalo.
La decisione, come ribattono i cittadini, è alquanto sconsiderata, perché la naturale pendenza del terreno, vorrebbe che queste acque confluissero verso il fiume Savone e vale a dire dal lato opposto alla strada. Inoltre si chiedono; ma l’acqua di raccolta può essere incanalata direttamente in strada?
Durante le ultime giornate di pioggia, un rivolo continuo d’acqua era presente su tutta la carreggiata, a partire dal cimitero fino alla rotonda, rappresentando un maggiore rischio per la circolazione stradale.
Questo ennesimo episodio di cattiva amministrazione sta suscitando molta indignazione tra la popolazione di Teano Scalo, come ha evidenziato anche Vittorio La Prova, noto abitante della zona.
A questo punto ai residenti non resta altro che rivolgersi alle autorità competenti per chiedere la rimozione dello scarico.