Scarpe da ginnastica, jeans vecchi, t-shirt di qualche taglia più grande, carta vetrata, vernice, chiodi, flex, legno tanto legno, portaombrelli, vecchie sedie, comodini, molle di ferro, borse di stoffa.
Ultimamente a Teano si vocifera che ci siano strani individui che girano per le strade e per le case a racimolare tutto ciò che ai vostri occhi può risultare vecchio e inutile e poi sapete cosa fanno? Niente di meno che vanno nella biblioteca comunale “Luigi Tansillo” di Teano!
Lo scenario che si presenta è quasi apocalittico: c’è chi strappa l’erba dalle pietre del pavimento, chi seziona costantemente la spazzatura, chi con forza bruta toglie chiodi dalle pedane, poi c’è chi improvvisandosi un pittore astratto vernicia tuttò ciò che può verniciare, chi unisce pezzi di legno. Tutta questa sequenza che sembra sfuggire ai più semplici meccanismi della ragione ha invece qualcosa di rivoluzionario. Da questo laboratorio, multicultarale e variegato, sono nati anzi ri – nati: sedie, panche, un tavolo modulare, porta fiori e altro altro ancora che andrà ad arredare la sede del Forum dei Giovani di Teano guidato dalla dottoressa Arianna De Pari. Si, ecco svelati gli artifici di tutto ciò. Ancora non ci si crede ma nel 2015 ci sono ragazzi che decidono di staccare le loro mani da smartphone, pc e tablet, di alzare i propri occhi e guardare oltre i social network semplicemente per fare. Completamente abbattuti i classici automatismi culturali che tarpano le ali della creatività, cancellate tristi logiche frutti di pensieri raggrinziti questi giovani hanno superato qualunque tipo di suddivisione e classificazione che possa essere politica, economica, sociale stando assieme.
Un mese di maggio intenso e per tutti i gusti per i giovani sidicini: oltre al workshop di ecosostenibilità, si sta svolgendo un partecipatissimo corso di scacchi, reading culturali che hanno affrontato temi come la violenza sulle donne e la libertà ed un eccezionale incontro con il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese. Attraverso l’incontro con Carrese si è raggiunto l’apice massimo del risveglio mentale. Una vera e propria terapia: bisognerebbe seguire un percorso riabilitativo e abilitativo del e al proprio essere. Abitudine troppo spesso dimenticata quella di lasciarsi andare immergendosi totalmente all’interno dei propri grovigli mentali e sviluppare la capacità di un pensiero alternativo, diverso, colorato.
Ora che avete letto tutto mi chiedo: non vi siete incuriositi? Non avete voglia di spegnare il cellulare e il computer, di smettere di stare lì a scorrere le bacheche dei vostri social alla ricerca del gossip giornaliero ed uscire di casa ed andare a vedere con quelli che sono i vostri occhi cosa sta succedendo presso la biblioteca comunale del vostro paese?
La curiosità è linfa vitale, forza uscite armati di fantasia e pennello!
Elena Parrillo