.La storia è vecchia di un anno. Oggi compie il primo compleanno anche lei. La raccontiamo perché contiene risvolti interessanti da un lato ma anche irritanti dall’altro.
Siamo in via XXVI Ottobre, proprio di fronte al gommista Melese, in corrispondenza del palazzo Ponticelli, quello con la tettoia sporgente e lavori in corso mai ultimati. In soli due giorni, esattamente il 29 e 30 maggio 2013, una Ditta incaricata dal Comune di Teano provvede a spostare un palo della pubblica illuminazione dal marciapiede davanti alla proprietà Ponticelli verso l’Armeria La Prova. Lo spostamento provocava un mancato allineamento tra tutti i pali ed altre evidenti disfunzioni.
Le prime contestazioni degli abitanti del luogo provocavano il 29 maggio, l’arrivo dei Vigili Urbani Pasquale Sarra e Giuseppe Zanni i quali affermavano che i lavori erano “autorizzati” consentendo così la prosecuzione dei lavori. Per confermare la regolarità dell’intervento, il pomeriggio dello stesso giorno, si scomodava perfino il responsabile dell’Ufficio Tecnico del comune ing. Fulvio Russo il quale, recatosi sul posto, spiegava ai presenti che lo spostamento del palo era risultato necessario perché dava intralcio al transito sul marciapiede.
Il giorno successivo, cioè il 30 maggio, come si apprende da una istanza in autotutela presentata da numerosi cittadini, al Sindaco, al Segretario Comunale, all’Ufficio Tecnico e successivamente anche al presidente del Consiglio Comunale ed al Comandante dei Vigili Urbani, il geometra De Magistris indicato come il responsabile del procedimento, comunicava che i lavori “non erano stati autorizzati” ma che la procedura era stata autorizzata solo su istanza a mezzo di una lettera della signora Ponticelli. Nel pomeriggio però si apprendeva direttamente dal geometra De Magistris che era stato esonerato dall’incarico. Ma quale fastidio poteva dare un palo della luce alla signora Ponticelli? Qualcuno ipotizzò che forse la luce del palo, la sera, penetrava direttamente nella camera della signora e questo le dava fastidio.
L’istanza presentata da oltre venti cittadini contro questo intervento ad oggi non ha sortito alcun effetto. Nessuna risposta ufficiale è pervenuta allo Studio Legale Gaetano La Milza che ha prodotto l’istanza, seppure siano trascorsi dodici mesi dalla realizzazione dell’opera che ha necessitato invece di soli due giorni per essere studiata, progettata, realizzata e archiviata, per la modica spesa di circa 2.500,00 EURO.
Ritornando all’istanza essa contiene molti interrogativi sulla legittimità dell’intervento, sulla particolare efficienza e tempestività manifestata nell’occasione, sul ruolo svolto dai Vigili Urbani, dal tecnico defenestrato De Magistris, dal Capo U.T. F.Russo. Nella stessa Via si era verificato, esattamente un anno prima, che la segnalazione di un analogo palo della pubblica illuminazione abbattutosi all’altezza del civico 94 (f.lli Oliva) aveva sortito solo l’effetto della completa eliminazione del palo.-
I promotori dell’istanza, come ci conferma il titolare dello Studio Legale copromotore dell’iniziativa, sono stanchi di aspettare una risposta ufficiale alla loro istanza, certamente produrranno gli atti alla Procura di S.Maria C.V. per la verifica di responsabilità specifiche in tutta questa vicenda.
La lezione che si ricava da una sommaria analisi di questa vicenda è che anche la vecchia Amministrazione, quando voleva, sapeva essere celere ed efficiente, attraverso la propria struttura tecnica, ma anche che la nuova Amministrazione, nonostante le assicurazioni fornite prima, durante e dopo la campagna elettorale sulla necessità di garantire trasparenza e rispetto per le istanze dei cittadini, non riesce ad avviare un indispensabile processo di responsabilizzazione dell’operato della struttura della quale
Pierluigi Cangiani
Nella foto piccola, nel rettangolo rosso, c’è l’immagine del palo della pubblica illuminazione abbattutosi circa un anno prima, sulla stessa via all’altezza dei Fratelli Oliva. Il problema fu risolto con la eliminazione del punto luce.