“Tre diritti e due rovesci; …tre rovesci e due diritti…”: ricordo mia madre, che sapeva lavorare a maglia, quando ripassava mentalmente i movimenti da compiere nel confezionarmi la ennesima maglia intima dalle maniche sempre troppo lunghe; “tanto poi cresci e ti andranno bene” asseriva convinta, per convincere anche me.
Altri tempi, quando il “diritto” restava diritto e il “rovescio” restava rovescio e si viveva nella certezza di sperimentati assiomi.
Ora, caro Direttore, tutto è cambiato; e cambia continuamente anche il contrario di tutto.
E, inesperto di diritto ma forse ancora in possesso di una sia pur piccola capacità di ragionamento, mi chiedo e ti chiedo: ma se un malintenzionato cerca di forzarmi la porta per rubare in casa mia e, riuscitoci, non trova nulla da portar via, può querelarmi e richiedere un risarcimento danni perché ha perso tre ore di tempo per scardinare la porta e non ha trovato nulla in casa da portarmi via?
Fino a ieri penso che non ne avesse il diritto, ma oggi, alla luce degli ultimi risvolti della vicenda Salvini e migranti non fatti approdare, pare proprio di sì.
“Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu…” cantava Caterina Caselli sul finire degli anni 60, quelli della contestazione giovanile.
Resta però sorprendente come i “contestatori” di oggi, affini politicamente a quelli di ieri, abbiano cambiato idea circa il “nessuno mi può giudicare”.
Ma “l’uomo resta sempre la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono” e tuttavia “panta rei”.
Tutto scorre, giusto per omaggiare col riferimento filosofico la Collega che egregiamente ne scrive su questo foglio.
A’ trés bientot, mon ami.
Claudio Gliottone

DIRITTI
MUSEO SCUOLA CERCA CASA.
TEANO, PAESE DELLA MER…AVIGLIA! 
