Nella maggior parte dei casi, quando vi rivolgete ad un professionista, una società e/o un’impresa che si occupa di impianti fotovoltaici, non vi chiederà alcunché per il sopralluogo e relativa offerta. Rivolgetevi sempre a personale qualificato ed abilitato all’esercizio della professione. Che sia in regola con le normative di sicurezza e che non abbia personale non coperto da regolare contratto. In caso di infortuni agli operai durante l’installazione, il responsabile dei lavori, un tecnico – ad esempio l’ingegnere o l’architetto cui sono stati affidati i lavori – risponderà degli eventuali loro infortuni. Se non si nomina un tecnico, la responsabilità e l’onere del risarcimento ricadono sul committente.
Dunque, prima di affidare i lavori ad un’impresa, è buona cosa sapere quali sono i documenti da farsi consegnare. Il contratto scritto, è uno dei documenti più importanti. Vi saranno indicati i costi unitari e a corpo di ogni lavorazione. Ma perché è importante avere sempre un accordo scritto? Perché le lavorazioni possono cambiare in corso d’opera, ed entrambe le parti si devono tutelare. É buona norma indicare la data di fine lavori e contestuale consegna dell’immobile. Per eventuali danni o ritardi che possano comportare un qualsiasi tipo di problema, chiedere una penale all’impresa per ogni giorno di ritardo. Ovviamente se durante i lavori ci sono stati degli extra non previsti che hanno allungato i lavori bisogna tenerli in considerazione.
Altro documento importante da farsi consegnare è DURC ovvero il Documento Unico di Regolarità Contributiva. E’ un documento che bisogna esibire in caso di controllo dell’Agenzia delle Entrate. Stabilisce che l’impresa è in regola con i suoi pagamenti, quindi ci si può avvalere dell’impresa per i propri lavori. Il DURC ha una validità limitata, quindi bisogna sempre controllare che rientri nel periodo di validità e che non sia scaduto. Vi potrebbe servire una visura camerale. Non è un documento da esibire, ma contiene le informazioni necessarie per la compilazione delle pratiche. In base ai lavori da svolgere, sarà necessaria una comunicazione di inizio lavori, sia una CIL, una CILA, una SCIA o un PDC. Nel caso di installazione di un impianto residenziale, basterà una Comunicazione di inizio lavori – CIL al comune in cui è sito l’immobile.
Ricordate che è un diritto del committente farsi consegnare i certificati degli impianti realizzati a casa propria. Non è possibile farli fare ad un tecnico differente da quello che ha realizzato l’impianto.
Se l’impresa è stata incaricata di effettuare un lavoro che comporti la detrazione fiscale per risparmio energetico a fine lavori bisogna fare la comunicazione ENEA, un documento che attesta e quantifica l’effettivo risparmio energetico raggiunto. Assieme allo specifico “bonifico parlante” sarà indispensabile per ottenere le detrazioni fiscali per risparmio energetico, unitamente ad un’Attestato di Prestazione Energetica – APE. In generale, l’installazione di un impianto fotovoltaico può contribuire a migliorare significativamente la classe energetica di un edificio, riducendo il consumo di energia elettrica dalla rete e diminuendo le emissioni di gas a effetto serra.
Il costo di un impianto, ovviamente, varierà in funzione del suo dimensionamento, della qualità dei prodotti utilizzati e dei lavori da effettuare al contorno per l’installazione.
Il Bonus Fotovoltaico rientra nel Bonus Casa, anche noto come Bonus Ristrutturazioni, quindi con un risparmio per il richiedente pari al 50% della spesa sostenuta. L’incentivo viene corrisposto come detrazione fiscale in 10 anni, con quote annuali di uguale importo.
Rientrano nel Bonus Fotovoltaico non solo gli elementi fondamentali dell’impianto come i pannelli fotovoltaici, l’inverter, i cablaggi e la relativa installazione, ma anche i sistemi di accumulo (batteria) e dispositivi come le Wallbox (fornitore di servizi di ricarica e gestione energetica intelligente per veicoli elettrici che progetta, produce e distribuisce tecnologie di ricarica per veicoli elettrici). Va ricordato che il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro, tale quindi da garantire ampiamente la copertura economica per gli impianti fotovoltaici standard, ovvero dai 3 ai 6 kW, ma anche superiori. Un altro vantaggio del Bonus per il fotovoltaico è che è senza limiti ISEE, quindi aperto a chiunque voglia e possa effettuare l’investimento.
PNRR del 40% per comuni con meno di 5.000 abitanti
Le aziende e tutti i soggetti interessati hanno tempo fino al 31 marzo 2025 per poter perfezionare le richieste di accesso ai contributi PNRR tramite apposito portale online del GSE. Il soggetto beneficiario del contributo PNRR deve essere parte della configurazione ed è «colui che sostiene l’investimento per la realizzazione dell’impianto di produzione a fonte rinnovabile di potenza fino a 1 MW, inserito in CER, ubicato in Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.». I membri consumatori della CER possono trovarsi in altri Comuni, ma nel perimetro della stessa Cabina Primaria (AT/MT).
[https://www.sorgenia.it/guida-energia/PNNR-per-comuni#section-34104]
Ricordiamo che i redditi provenienti dalla vendita dell’energia, andranno dichiarati nel 730 o nel modello Redditi Pf e che se intendete procedere alla richiesta di Ecobonus, ricordate sempre di effettuare i vostri pagamenti con quello che è definito bonifico parlante, ovvero un bonifico per Detrazioni Fiscali Risparmio Energetico – L. 296/06, e di accertarvi che le relative fatture siano disponibili nel vostro cassetto fiscale.
Luciano Passariello