TEANO – Il “palazzo dei siciliani’ assaltato dai ladri. Sono già quattro gli appartamenti svaligiati. Come un castello medioevale attaccato da un esercito di mercenari i condomini ora vivono giorni di paura e notti insonni. C’è chi si barrica in casa e chi pensa addirittura di vendere. Intanto hanno intensificato le riunioni di condominio. Faccia a faccia dove non si parla più dei soliti problemi delle scale da ripulire o magari dei citofoni che funzionano a singhiozzo, ma di come difendersi dai saccheggiatori. C’è chi ha proposto l’installazione di videocamere di sorveglianza e chi propende per allarmi singoli. Sistemi condominiale o autonomi? Una volta scelte del genere riguardavano le caldaie per il riscaldamento e adesso… Hanno tutti maledettamente ragione. E’ brutto rincasare dopo dieci minuti e trovare tutto a soqquadro, i beni di famiglia svaniti nel nulla e i ladri che se la danno a gambe levate dopo un agile salto dal balcone. Del resto è questo che è accaduto in questi giorni e in queste settimane a diverse famiglie, tanto da far temere una nuova escalation di furti in appartamento nella prima periferia urbana della città. Evitando inutili forme di allarmismo e stando alla sola consistenza dei bottini c’è da dire che i due più indicativi raid sono stati consumati ai due estremi opposti del centro storico, ossia in via Gramsci e dove viale Europa s’interseca con viale Italia. Nel primo a caso a essere stato preso di mira è stato l’appartamento della famiglia T.P. in un periodo dove, come evidentemente era noto al solito basista, in casa viveva una donna sola. Nel bottino, quasi tutto l’oro di famiglia e circa mille euro riscossi, manco a farlo apposta, all’ufficio postale centrale il giorno prima dei fatti. Anche questo particolare non sarà certo sfuggito all’isospettabile informatore. I ladri, almeno tre persone compreso il palo, hanno agito nel tardo pomeriggio e sono scappati proprio mentre la donna si accingeva a rincasare. Vittime della seconda ondata di azioni furtive nei condomini detti ‘dei siciliani’ la famiglia Fascitirello e A.L.. Per accedere agli appartamenti i malviventi hanno utilizzato i tubi dell’acqua e quelli per alimentare le caldaie. Anche in questo caso, la giovane donna era uscita un momento per recarsi nel vicino minimarket di proprietà dei genitori. Nel bottino monili e oggetti di valore e la cui reale entità ancora non si conosce. Furti che destano sconcerto perché appaiono pianificati con uno studio dei luoghi, dei momenti più propizi della giornata e soprattutto delle abitudini delle vittime.
Linda Zanni