Non si sono ancora placate le “tarantelle” sul previsto Impianto Trattamento Rifiuti della Ge.Si.A. S.p.A. in località ex Isolmer; non si sono ancora placate le “tarantelle” sul previsto Impianto di rifiuti non pericolosi ai sensi dell’art. 208 D.lgs. 152/06, da ubicare nel Comune di Teano (CE) lungo la statale Casilina, Km 177,700, esattamente in località Palmieri, a cura di Campania Energia S.r.L.; non si sono ancora placate le “tarantelle” sui previsti Impianti di Compostaggio nell’adottato e non approvato PUC del 2018, che, oggi, veniamo a conoscenza per caso, e solo per caso (!!!), che la società Trend Energetico S.r.l., intende realizzare un impianto fotovoltaico nella zona agricola compresa fra i comuni di Riardo, Pietramelara e Teano. E solo per caso, veniamo a conoscenza che i Ministeri preposti al rilascio delle autorizzazioni, sono stati oggetto di ricorso al Tar (soccombendo) per il ritardo del rilascio delle autorizzazioni stesse. E solo per caso, veniamo a conoscenza “che il termine di conclusione del procedimento risulta ampiamente decorso nel silenzio delle Amministrazioni resistenti tenute ad esprimersi”. Ivi compreso il Comune di Teano, quindi? In effetti, per caso, e solo per caso, abbiamo trovato lo Studio-Progetto con tanto di Logo del Comune di Teano, redatto dal Progettista Ing. Riccardo Mai e trasmesso 02.08.2023.
“Il progetto proposto ha come finalità la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica tramite conversione fotovoltaica e l’integrazione dell’attività agricola con la produzione elettrica, valorizzando il potenziale produttivo di entrambi i sottosistemi. L’impianto avrà una potenza di picco pari a 46˙487,28 kW, sito nel Comune di Teano (CE), in località Casaquinta, coordinate 41°14’3.97″N – 14° 5’9.39″. L’impianto FV sarà costituito: da un totale di 69.384 moduli fotovoltaici da 670 W disposti su 2478 tracker mono-assiali ancorati direttamente al suolo tramite pali infissi nel terreno senza utilizzo di fondazione in cemento; da n. 1 cabina di impianto; da n. 10 cabine di campo”. Bene, anzi male, poiché abbiamo l’impressione che l’antica e nobile Città di Teano stia perdendo ogni propria identità Storico Culturale e Paesaggistica. Se è vero, come è vero, che alla luce di quello che sta accadendo ultimamente, quella Città, altro non sta diventando che un laboratorio sperimentale della cosiddetta “conversione ecologica”. Il tutto, a quanto pare, e da documentazioni alla mano, “nel silenzio delle Amministrazioni”. A dire il vero, però, qualcuno, ex (S)indaco D’Andrea, già vaticinò “il più grande parco fotovoltaico della Provincia di Caserta” da ubicarsi nei terreni della ex Precisa. Ricordate? Come “l’Ospedale Monaldi dell’Alto Casertano”. Ricordate? Ma, dobbiamo dare atto a D’Andrea, che perlomeno nelle sue simpatiche “stravaganze”, rendeva ufficialmente partecipe la cittadinanza! Oggi, si ha l’impressione di navigare in un porto delle nebbie. E, se ciò è voluto, la cosa è alquanto sospetta. Perché il Cittadino viene tenuto puntualmente all’oscuro di tante decisioni politico-amministrative? Perché non è stato spiegato al Cittadino il vero motivo per il quale non è stato portato in Consiglio Comunale il PUC per la relativa approvazione? Se incompetenza o dabbenaggine vi sono state, perché non riconoscere l’errore e rimediare di conseguenza? Se, invece, è stato diabolicamente concertato e pianificato chi bisognava favorire? Ricordate “le pressioni provenienti da interessi privati locali e le minacce personali che ho dovuto affrontare”, come dichiarato da D’Andrea (ns del 24.03.2024)? Perché a fronte delle richieste della società Trend Energetico S.r.l. per l’Impianto Fotovoltaico, “il procedimento risulta ampiamente decorso nel silenzio delle Amministrazioni resistenti tenute ad esprimersi”? Noi millantatori di professione, non vogliamo sempre pensar male a tutti i costi, ma fintantoché persiste questa coltre di nebbia intorno ad ogni atto politico-amministrativo, e fintantoché dobbiamo venire a conoscenza di cose che interessano la Città solo per caso, i dubbi ci assalgono, eccome. E, procedendo di questo passo, chissà che, per caso, e solo per caso, non troveremo un qualche progetto per l’installazione di “Pale Eoliche” sulla collina di S. Antonio, o perché no, visto che si sta smantellando la Centrale Nucleare del Garigliano, per caso, e solo per caso, non troveremo un qualche progetto per “deposito di scorie nucleari” nell’ex cava di Sandrianeta. O no?
Pasquale Di Benedetto