Caro amico candidato ti scrivo così ti distrai un pò.
Quasi al termine di una lunga ed estenuante campagna elettorale, dopo chilometri e chilometri percorsi in lungo e largo per raggiungere anche il casolare più sperduto e stretto mani che non stringevi da anni, prendi fiato e respira forte.
Tra una settimana circa tutto sarà concluso. La campagna elettorale alle spalle ed il tuo impegno amministrativo sarà lì davanti a te che ti aspetta. Non so che ruolo svolgerai, se da semplice consigliere, magari di minoranza, da assessore o addirittura da sindaco. Qualunque sia il ruolo che andrai a svolgere certamente non ti sei attirato la mia invidia.
Ti ho osservato in questa lunga ed estenuante campagna elettorale promettere di tutto e di più, ho notato i tuoi sorrisi e la disponibilità ad ascoltare la gente. Ti ho osservato mentre elencavi le cose che in questo nostro paese non vanno ed alla fine del lungo elenco concludevi scusandoti per avere forse, dimenticato qualcosa. Poi hai fatto appello all’orgoglio della nostra gente, alla necessità di riscattare la nostra dignità. Ci hai quasi convinto che forse solo tu saresti stato capace di toglierci da questa situazione così avvilente, tu sei il più bravo, il più onesto di tutti, gli altri bè non ti piace parlare male dell’avversario però hai fatto capire che il migliore sei tu. Abbiamo assistito alla stucchevole contrapposizione tra i vecchi e i nuovi, buoni e cattivi, onesti e disonesti, sempre politicamente parlando si intende, ma a mio modesto avviso, è un giudizio che spetta solo agli elettori che con il voto decidono chi punire e chi premiare.
Tra una settimana tutto sarà concluso, il Big Ben delle promesse avrà scandito l’ultimo rintocco e tu sarai li a commentare i risultati, a recriminare, se il risultato ti avrà deluso e ti chiederai chi è venuto meno, passi e ripassi le preferenze delle varie sezioni per vedere chi ti ha mentito e forse ti accorgerai che sono tanti, oppure vai a gioire e festeggiare se avrai ottenuto la fiducia dei tuoi concittadini. E poi?
E poi so ca…i amari! Il giorno dopo i festeggiamenti e le baldorie, salirai quelle scale tra complimenti, strette di mani, auguri e salamelecchi vari, la festa sta per finire. Comincia l’avventura.
Se sarai il nostro nuovo sindaco ti scaricheranno sulla scrivania un sacco di corrispondenza accumulatasi in questi giorni di vacanza sindacale ed i tanti problemi irrisolti che aspettavano proprio te, ti guarderai attorno e forse, dopo qualche momento di legittimo orgoglio, comincerai a sentirti un po’ solo.
Ti ammiro caro candidato, ci vuole coraggio, qualcuno la definisce incoscienza, ma qualunque sia la molla che ti ha spinto a provarci hai dimostrato fegato e per assumerti la responsabilità di amministrare la nostra città nei prossimi anni ci vorrà proprio un fegato grosso così.
Sai quante volte, dopo aver detto di tutto e di più contro i vecchi amministratori, ti sentirai ripetere: ma in fondo si stava meglio quando si stava peggio. Le aspettative della gente sono tante ed i mezzi per soddisfarli sono scarsi, chi vincerà queste elezioni potrà gioire per aver ottenuto il consenso popolare ma dovrà fare attenzione perché il popolo è fatto così, gli piace credere a quello che prometti oggi, non si chiede se è realizzabile, aspetta che arrivi il tuo turno e poi ti presenta il conto.
Da te la gente si aspetta i miracoli ma tu i miracoli non li potrai fare, questo lo sanno bene, ma tu provaci, dimostra di volerci riuscire, forse non ce la farai ma la gente vuole che almeno ci provi. Fai come si fa nel calcio, i tifosi accettano anche di perdere la partita ma vogliono che i loro calciatori escano dal campo con la maglietta sudata.
Chiunque tu sia il nostro sindaco, assessore o semplice consigliere comunale, non ci tradire. Se vincerai bene, se perderai, ti vogliamo vedere con la maglietta sudata.
Ti auguro tante cose buone per te e per noi !
Antonio Guttoriello