Capita, e non ce ne meravigliamo affatto, che in una (A)mministrazione abulica, inerme, acefala, stagnante, per puro caso, e non per sua capacità, si imbatte eccezionalmente in un atto politico-amministrativo per la Città (vedi ns. del 02.05.2025) e, quindi, apriti cielo, la stessa (P)olitica locale subisce un tale scossone che la costringe a svegliarsi dal torpore profondo che da tempo immemore la caratterizza. Così il nostro indirizzo e-mail viene inondato di “lettere al Direttore”, o di “lettere di un Cittadino Teanese” per stigmatizzare quanto è accaduto. “Lettere”, per quanto sacrosante, rigorosamente “anonime”. Pur comprendendo (?), ma non giustificando l’uso dell’anonimato, noi, abituati per genetica a metterci la faccia e ad argomentare le nostre ragioni, firmandoci ed esponendoci al pubblico ludibrio, trattandosi di (P)olitica locale e non di fatti delittuosi, ci rifiutiamo di pubblicare le “lettere” in questione. E sapete perché? Qualche volta che abbiamo dato voce ai “Don Abbondio”, scarsi di coraggio, all’indomani qualche (p)olitico locale, rizelatosi, alla stessa stregua degli “anonimi”, è ricorso al “padrino” di turno affinchè ci facesse “totò sul culetto”. Al di là di questo, però, che non ci scuote minimamente, è l’agire, è la modalità che ci preoccupa. È il perpetrare, così, il modus agendi di quella (A)mministrazione abulica, inerme, acefala, stagnante, che ci preoccupa. Senza per questo non registrare il giusto disappunto che denunciano quelle “lettere”. Veniamo al dunque. Chi è stato l’artefice dell’impulso di quell’atto politico-amministrativo che ha prodotto, comunque, l’unica vera iniziativa positiva della Città (vedi ns. del 02.05.2025)? È nato tutto, forse, da quella (A)mministrazione abulica, inerme, acefala, stagnante? Ma neanche per sogno!!! È nato tutto, forse, da qualche Consigliere di opposizione? Ma neanche a dirlo!!! Anche se qualcuno, attraverso il (G)iornale Facebook ha lasciato credere di essere il vero paladino ed artefice del grande risultato. Mero patetico circo delle vanità. E, “sotto il vestito, niente….”. Ora veniamo, comunque, al “vespaio che ha creato quell’unico concreto atto politico-amministrativo per la Città” (vedi ns. del 02.05.2025). E, per farlo, prendiamo spunto riepilogativo, da alcune di quelle “lettere anonime”. Cominciamo con la prima: “Ho creduto nella lista Siamo Teano, ho sostenuto con convinzione l’avv. Zarone come sindaco, dopo la sconfitta ho sperato in un’opposizione forte, coerente e capace di rappresentare davvero un’alternativa. Ma col senno di poi, se potessi tornare indietro, non rifarei quella scelta. La delusione è profonda, prima per le dimissioni del candidato sindaco, poi – e soprattutto – per il modo in cui oggi viene interpretato il ruolo di opposizione…… Mi chiedo, da cittadino: che opposizione è quella che condivide scelte e meriti con la maggioranza? È legittimo collaborare per il bene della città, certo. Ma c’è un limite tra collaborazione istituzionale e appiattimento politico. Un’opposizione che si trasforma in alleato di comodo non fa l’interesse dei cittadini, ma il proprio…..Chi siede nei banchi della minoranza ha il dovere di vigilare, denunciare storture, fare battaglie anche scomode. Non di cercare visibilità accodandosi a chi governa. Il rischio, ormai evidente, è quello di un’opposizione a convenienza, pronta a cambiare bandiera per opportunismo……etc. etc.”. A seguire, un altro “anonimo”: “A Teano va in scena una politica che sfiora l’assurdo: mentre l’amministrazione prosegue – tra scelte condivisibili e decisioni discutibili – chi dovrebbe vigilare e contestare tace. L’opposizione, quella che dovrebbe essere voce dei cittadini insoddisfatti, appare spenta, assente, incapace di esercitare il ruolo che le compete…… E allora la domanda sorge spontanea: perché creare un gruppo consiliare se poi si sparisce dalla scena politica? Perché intestarsi una scelta autonoma se poi non si ha né la forza né la volontà di portarla avanti? L’unione fa la forza, ma loro hanno pensato a dividere, chissà per quali scopi. Il risultato? Un’opposizione ancora più debole e una maggioranza libera di agire senza veri contrappesi. Un danno evidente per la città e per i cittadini che avevano creduto in una rappresentanza forte e coerente….C’è chi parla di strategie personali, chi vede in questa scelta solo un’operazione di facciata, chi sospetta ambizioni individuali mai dichiarate. Ma al di là delle motivazioni, resta una certezza: la città da questi gruppi consiliari non ha ricevuto nulla. Nessuna proposta concreta, nessuna battaglia politica, nessun tentativo di interpretare i bisogni dei cittadini….”. Questo sarebbe il clima che si respira nell’Agorà politica locale. Unico “venticello” che “anima” quell’attività (non)programmatica, (non)propulsiva, abulica, inerme, acefala, stagnante. Tutto ciò mentre alcuni continuano placidamente a percepire il cospicuo “reddito di cittadinanza” tra i banchi della maggioranza e, altri, impegnati a districarsi nei vari “posizionamenti” in previsione delle imminenti consultazioni regionali e future consultazioni amministrative. E, in tutto ciò, la Città di Teano che ruolo occupa? Che ruolo occupa tra mancanza di acqua potabile, di bollette stratosferiche, tra strade brutalmente violentate da mancanza di programmazione, tra dimissioni di dirigenti comunali, tra l’anarchia della regolamentazione del traffico urbano, tra voragini nei marciapiedi, tra ladri di marmitte e di abitazioni, tra improbabili “commerci di prossimità”, tra un’assistenza sanitaria a dir poco insufficiente, tra assoluta mancanza di visione e prospettiva di rilancio economico-turistico, tra campanili imbracati, tra cinte murarie fasciate, tra fontane cadenti e abbandonate, etc. etc.? L’unica cosa certa, che sia certa, è il “reddito di cittadinanza” ed il patetico “circo delle vanità”. E, “sotto il vestito, niente….”.
Pasquale Di Benedetto