Le dimissioni dell’assessore Flavio Toscano, il consigliere di maggioranza con il maggior numero di preferenze, seguono di qualche mese le dimissioni di altro assessore quel tale Franco Magellano a cui era stato attribuito un altrettanto grande peso elettorale e tutto questo in coincidenza con il più basso livello di popolarità di questa amministrazione. Pura coincidenza? Vedremo. Certo è che le espressioni usate da Toscano nella sua lettera di dimissioni indirizzata al Sindaco, non lasciano dubbi. Si legge infatti:
“Tale decisione, cioè le dimissioni, trae origine da motivazioni di natura esclusivamente politiche, nel senso che ormai da tempo, per me è diventato sempre più problematico, per non dire impossibile, nonostante le tante energie spese, riuscire a conciliare gli impegni e gli obiettivi che avevo assunto con gli elettori… e continua ” La macchina burocratica, tranne poche ed eccellenti eccezioni, per come è attualmente organizzata e per come esprime il massimo del suo potenziale, non consente di avere grande speranza nel futuro, né predispone all’entusiasmo” e continua con il puntare il dito contro l’Ufficio Tecnico che a suo avviso rappresenta un punto nevralgico dell’azione amministrativa ma che al momento rappresenta un punto di criticità per l’esiguo organico in dotazione.
Toscano però non accusa soltanto, formula anche una proposta dal punto di vista del “governo del paese” che recita più o meno così:
“Un grande sforzo intellettuale corale per studiare un piano anticrisi comunale al fine di arginare per quanto possibile localmente, gli effetti della grave contingenza economica ed occupazionale che si incancrenisce sempre di più” e per questi motivi egli ha rimesso la delega che si augura possa essere affidata, con una scelta giusta e lungimirante, ad un sostituto a cui egli si impegna a dare il massimo della collaborazione.
Questo sostituto già c’è, è il consigliere Paride Compagnone da tempo in lista di attesa ma che forse non immaginava di vedersi scaricare sulle spalle tutte queste responsabilità.
Toscano però, forse, nella foga e nell’amarezza, non si è accorto di provocare qualche perplessità nel povero elettore cittadino perché mentre lancia una proposta per un grande sforzo intellettuale…..e così via, contemporaneamente però alza bandiera bianca e se ne va. E chi dovrebbe farlo questo sforzo? Gli altri? E lui che farà? Ma se tutti i problemi sono legati all’Ufficio Tecnico perché non ha avanzato qualche proposta in tal senso, restando nell’ambito delle sue competenze ed evitare di dare un’altra grave spallata alla già traballante maggioranza comunale?
Questo non è un articolo di cronaca. E’ un articolo di politica locale. Per questo non possiamo limitarci a prendere atto della decisione di un amministratore, essa va interpretata. Nello sforzo di non indulgere in troppa comprensione ma neanche in tanta severità, nel tentativo di mantenere, ove possibile, un minimo di obiettività, dobbiamo dichiarare il nostro scetticismo sulle reali finalità di queste dimissioni .
Non ci convincono le motivazioni ufficiali legate alle contingenze attuali, ci sembra piuttosto il primo passo verso una strategia di disimpegno graduale da una esperienza amministrativa per attraversare poi un discreto periodo di decontaminazione e proporsi , tra un paio di primavere, come colui che ebbe il coraggio di dire basta ad un certo modo di amministrare.
Un po’ come chi, non potendo indossare un vestito nuovo, passa prima per la tintoria.
Figueras