Il 5 ottobre 2021, il Ministero dell’Istruzione e la FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per promuovere la mobilità sostenibile nelle scuole italiane. Un accordo importante, pensato per incentivare l’uso della bicicletta e gli spostamenti a piedi tra studenti, docenti e personale scolastico, favorendo stili di vita sani, maggiore sicurezza stradale e una più profonda consapevolezza ambientale.
Tuttavia, a distanza di anni, sono ancora poche le scuole che hanno tradotto questi principi in azioni concrete. Il caso delle scuole di Teano è emblematico. Dopo il furto di una bicicletta avvenuto all’interno del cortile dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Laurenza”, abbiamo constatato con amarezza una totale indifferenza da parte dell’ente preposto. I cancelli restano spesso aperti e le biciclette vengono lasciate all’ingresso, lontano dalla vista e dalla tutela del personale scolastico.
Non si tratta di puntare il dito contro i collaboratori scolastici, che svolgono il proprio lavoro con dedizione. Il problema è più ampio e riguarda chi ha il potere e il dovere di trovare soluzioni, ma resta immobile. È necessario un cambio di passo: servono rastrelliere sicure, spazi dedicati, una vigilanza più attenta, soprattutto, una volontà concreta di applicare quanto previsto dal protocollo.
Queste righe non vogliono essere una denuncia sterile, ma un appello alla responsabilità.
Speriamo che possano smuovere la sensibilità di chi può e deve agire, affinché la scuola diventi davvero un luogo sicuro, sostenibile e coerente con i valori che promuove.
La Redazione