Carissimi tutti,
prendiamo spunto da una foto che l’amico Antonio De Simone, ha utilizzato quale immagine di copertina per la sua pregevole pagina Teano …. terra mia. Una finestra sulla nostra città di cui è fortemente innamorato e dalla quale prova a risvegliare gli animi. Non possiamo non condividere questo suo amore, che poi è anche il nostro. E’ bastato postare questa foto, per riscaldare gli animi di tanti.
Ahinoi abbiamo già avuto modo di scrivere il nostro pensiero circa l’uso di quello che definiamo Tribunale pontificio di Facebook. Un organo giudiziario, un palazzo di giustizia, un foro, una corte (“La Repubblica – Dizionario dei sinonimi”) dove i togati dei social, emettono i propri insindacabili giudizi, verdetti.
Ebbene siamo stanchi di questo continuo lamentarsi per una situazione che poi alla fine abbiamo creato solo e soltanto noi con le nostre manine, quando chiusi in una cabina elettorale abbiamo messo quelle “X” sulle schede o scritto nomi e cognomi. Siamo sempre più convinti che forse è arrivato il momento di essere protagonisti del nostro futuro e non solo ignavi testimoni di uno scempio perpetrato in passato ai danni di tutti.
Il tunnel è ancora molto lungo e se da un lato non si intravede l’uscita, notiamo che qualcosa continua a muoversi. Sarà una nostra impressione, ma se gli stolti guardano il dito, mentre il saggio indica la luna, noi non possiamo fare a meno di segnalare che per fortuna ci sono anche delle cose belle.
Dopo tanti anni, grazie alla caparbietà di un gruppo variegato di persone, registriamo con estremo piacere il ritorno del carnevale in piazza a Teano. E’ stato bello rivederla colorata.
Apprendiamo che in assoluto silenzio, il movimento MASCI ha lavorato duramente per mettere a disposizione di chi è meno fortunato di noi, due jolette, che consentiranno a persone con disabilità di fare escursioni con l’aiuto di accompagnatori.
In pieno centro cittadino, l’Orto Girotondo tra mille difficoltà, sforna una dietro l’altra attività che riscuotono il gradimento di grandi e piccini, al pari di tante associazioni che si organizzano come meglio possono, per rendere alla comunità il giusto tributo, ed attrarre sul territorio “‘e furastier”. Una su tutte, il Campanile, che non necessita certo di presentazioni. Per non parlare dell’impegno delle due ProLoco. Impagabile.
“Folli sognatori”, festeggiano nei prossimi giorni, un’utopia nata anni orsono, quando erano solo un piccolo gruppo portatori di un’idea da condividere con i compagni di viaggio. Un progetto alimentato da una passione che ha soffiato su quella vela il vento di un sogno, divenuto oggi una realtà. Il Gruppo Scout Teano 3 festeggia i 10 anni di attività.
In tema Agesci, occorre segnalare anche la presenza costante e sempre viva del gruppo storico del Teano 1. Anche loro impegnati nel sociale, in modo discreto, lontani dalle luci della ribalta e dagli squilli delle trombe.
C’è chi prova a rispolverare la Teano che è stata. Quella città fatta di persone semplici, che animavano la vita di tutti i giorni. Di tradizioni, di arte. Di antichi mestieri. Perché il ricordo non vada mai perso.
Poi, dall’altra parte della medaglia, c’è chi ha nel proprio dna il gene della distruzione, della critica cattiva, del bastian contrario a prescindere. Quelli che dicono che siamo un popolo sopito, spento. In eterno letargo. Una stella caduta in disgrazia. Definitivamente morta. E lo dicono fieri, dall’alto del pulpito che si sono scelti per lanciare i propri strali, autoproclamandosi giudici insindacabili. Bene, non possiamo consentire a costoro di continuare ad infangare la nostra storia o peggio tarpare le ali di chi ci crede ancora.
Sarebbe bello proporre alla nostra amministrazione un progetto di restyling di Piazza Giovanni XXIII. Sebbene indignati, anche a noi piacerebbe sapere che fine abbia fatto la fontana che un tempo abbelliva quella piazza. Ma scoprirlo oggi a cosa ci servirebbe? Ed allora perché non si propone un progetto di recupero di quei luoghi, al fine di restituirli alla cittadinanza? Noi, in passato giocando con Photoshop lo abbiamo fatto.
Prima ancora di chiedere ufficialmente a chi si onora di amministrare la città, di studiare, pianificare e porre in essere un progetto di recupero, faccio appello alle Proloco, alle associazioni, ai tanti liberi professionisti, alle imprese, alle persone che ancora portano nel cuore questa città di provare a fare squadra e remare tutti nello stesso verso, relegando al proprio destino i bastian contrari.
In fin dei conti, siamo tutti sulla stessa barca. E se affonda, andremo tutti a picco.
Grazie per l’attenzione
Luciano Passariello