Con il passare degli anni, questo tipo di attività è andato via via scemando, ed oggi solo a pensarlo, si rischia di essere accusati chissà di quale reato.
Ebbene, la normativa vigente prevede nei comuni con più di 15 mila abitanti l’obbligo di piantare un albero per ogni nuovo nato o adottato nel Comune stesso. Tale onere fu introdotto in Italia con la legge Cossiga-Andreotti n.113 del 29 gennaio 1992, modificata successivamente con la legge n.10 del 14 gennaio 2013.
Al 31 dicembre 2024, il comune di Teano contava 11.033 abitanti, per una densità di 123,37 abitanti per chilometro quadrato. Dunque, sebbene il nostro amato paesello non sia soggetto all’adempimento di tale normativa, riteniamo che possa essere cosa “buona e giusta” adeguarsi a detta prescrizione.
In altri comuni, sono nati progetti simili allo scopo di spiegare l’importanza degli alberi a livello ambientale ed energetico e, nel contempo, proseguire, una tradizione storica o “dare il via” ad nuova iniziativa che vede la piantumazione di nuovi alberi per festeggiare i nuovi nati nel Comune.
Entrando nel merito della disposizione di legge, leggiamo che Le regioni a statuto ordinario, nell’ambito delle proprie competenze, avvalendosi anche del Corpo forestale dello Stato, disciplinano la tipologia delle essenze da destinare alla finalità di cui alla presente legge, ne mettono a disposizione il quantitativo di esemplari necessario e ne assicurano il trasporto e la fornitura ai comuni. Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono attraverso i propri uffici competenti.
…ed ancora…
I comuni che non dispongano di aree idonee per la messa a dimora delle piante possono fare ricorso, nel quadro della pianificazione urbanistica, all’utilizzazione, mediante concessione, di aree appartenenti al demanio dello Stato, a tal fine eventualmente utilizzando i fondi assegnati annualmente a ciascuna regione ai sensi dell’articolo 4. Tali aree non possono comunque essere successivamente destinate a funzione diversa da quella di verde pubblico.
Ci chiediamo se i nostri cari amministratori, abbiano mai anche solo pensato, e sarebbe già una vittoria, ad una eventualità del genere. Già immaginiamo una loro risposta circa l’eventuale successiva manutenzione … e qui ci permettiamo di ricordare che nel comune che loro amministrano, ci sono tante associazioni che operano sul territorio e che in modo del tutto gratuito sarebbero ben contente di prendersene cura.
Sarebbe bella cosa mettere a dimora un alberello per ogni nuovo arrivo. Un modo simpatico di contribuire ad abbellire il paese e dare il benvenuto al/alla neonato/a.
Luciano Passariello
P.S.
la foto è stata estratta dal sito https://www.trevisotoday.it